Andrea Meloni – Art of decay
Andrea Meloni si inserisce in una consolidata tradizione di fotografia dei luoghi, leggendo gli spazi di vecchi palazzi in decadenza come proiezione del proprio stato d’animo, in fotografie capaci di comunicare una solitudine e un abbandono che non sono solo fisici ma anche emotivi.
Comunicato stampa
FUORIFUOCO, il bando promosso dal Museo Nazionale del Cinema e riservato ai giovani fotografi in età compresa tra i 18 e i 31 anni, nasce con l’intento di accogliere e diffondere la produzione fotografica giovanile attraverso mostre presentate alla Bibliomediateca Mario Gromo. L’interesse per l’arte fotografica nelle nuove generazioni si sposa con la mission del Museo di valorizzare il tema fotografia e il ruolo dei giovani quali attivi produttori di cultura. FUORIFUOCO offre uno spazio di dialogo e confronto destinato a una generazione di autori spesso esclusi dai circuiti più istituzionali.
I tre vincitori del bando Vittoria Ghiotto, Andrea Meloni e Ada Visser vedranno i loro progetti esposti in mostra alla Bibliomediateca Mario Gromo. Vista l’alta qualità delle proposte presentate, il ciclo di esposizioni si chiuderà con una mostra collettiva che presenterà una selezione delle fotografie realizzate dai fotografi Francesca Condo, Helena Falabino, Maria Elisa Ferraris, Elena Ferrari, Mattia Gaido e Chiara Liverani.
Prima esposizione: ART OF DECAY di Andrea Meloni
Bibliomediateca Mario Gromo, 23 ottobre > 20 dicembre, 2017
Andrea Meloni nasce a Torino nel 1991 dove si laurea in architettura. La sperimentazione fotografica inizia nel 2007 in occasione di un viaggio negli Stati Uniti. Nel 2017, oltre a vincere il concorso FUORIFUOCO indetto dal Museo Nazionale del Cinema, viene selezionato per la quarta edizione della New Indipendent Curatorial Experience di Paratissima a Torino. Il suo sogno è quello di diventare un fotoreporter.
ART OF DECAY
Andrea Meloni si inserisce in una consolidata tradizione di fotografia dei luoghi, leggendo gli spazi di vecchi palazzi in decadenza come proiezione del proprio stato d’animo, in fotografie capaci di comunicare una solitudine e un abbandono che non sono solo fisici ma anche emotivi.