Andar per case
Il progetto, ideato da Stefania Bonatelli, è un’interpretazione aperta attorno alle modalità contemporanee dell’abitare, con particolare attenzione all’incontro tra uomo, natura e infine architettura – soggetto privilegiato della mostra.
Comunicato stampa
Il 13 giugno inaugura “Andar per case”, la doppia personale di Stefania Bonatelli e Anna Colombotto Rosso.
Il progetto, ideato da Stefania Bonatelli, è un’interpretazione aperta attorno alle modalità contemporanee dell’abitare, con particolare attenzione all’incontro tra uomo, natura e infine architettura – soggetto privilegiato della mostra.
Lo spazio scelto per ospitare l’esposizione è la ex fabbrica Tobler, nel cuore del quartiere Aurora, realizzata nei primi del Novecento da Pietro Fenoglio - sede storica della conceria Gilardini prima e poi della Choccolat Tobler - e trasformata - nel 2007 da Franco Cucchiarati - in un complesso abitativo d’avanguardia, votato all’ecologia e al risparmio energetico.
Le fotografie di Stefania Bonatelli, realizzate in collaborazione con Maixut Álvarez Pardo, rappresentano una personale interpretazione del rapporto tra l’architettura della ex fabbrica e la presenza umana, espresso nel surreale incontro tra linee, colori, volumi e figurazione.
Anna Colombotto Rosso, rilegge e traduce nel linguaggio della scultura e del disegno “Le città invisibili” di Italo Calvino. Porzioni di città algide e chiuse, belle e ingannevoli, suggeriscono la dicotomia imprescindibile tra uomo e città, ispirate dalla contrapposizione calviniana tra vivere e sopravvivere.
La mostra “Andar per case” grazie al particolare complesso architettonico che la ospita, è anche il racconto visivo di una città, tra tradizione e cambiamento.