Anastasiya Parvanova – Fili ife e grifi
Eataly Art House – E.ART.H. presenta un nuovo episodio del un ciclo di mostre pensato per la Project Room di E.ART.H. e curato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori di Treti Galaxie.
Comunicato stampa
Il titolo della mostra è un omaggio al Sonetto di grifi ife e fili del poeta Andrea Zanzotto, tratto dalla raccolta Il galateo in bosco (1978). Nella sua opera, Zanzotto si interroga su quanto sia possibile adattare la classicità alla contemporaneità, attraverso una complessa costruzione di rimandi che propongono un parallelo tra l’azione di recupero del linguaggio arcaico e l’indagine sulla Natura.
Parvanova interpreta il verso di Zanzotto come una lente per leggere i rapporti tra le sue opere: i fili sono quelli di cotone e lino intrecciati che, tessuti e intelaiati, fanno da base per la sua pittura, mentre le ife, come nel micelio dei funghi, creano i rapporti tra opera e opera, e tra le opere e l’ambiente che le ospita. I grifi riportano a immagini di figure mitologiche ricorrenti, dall’Antico Egitto all’araldica, così come ricorrenti sono, di opera in opera, i soggetti dell’artista.
Anastasiya Parvanova dipinge elementi che non si vedono e non si percepiscono, ma che comunque esistono e fanno parte della quotidianità. Le ispirazioni per la sua pittura sono eventi storici e fatti personali, luoghi esistenti e inesistenti.
Nei suoi dipinti, l’artista porta tutti questi elementi narrativi in scena come se fossero i personaggi di una pièce teatrale: attraverso associazioni, sovrapposizioni e accostamenti di immagini, i riferimenti iniziali si smaterializzano, perdono di contorno e interagiscono tra loro in maniera libera, giungendo a una spontanea quanto calibrata composizione pittorica. Un tentativo di rendere tangibili le infinite complessità dell’invisibile.
Le opere in mostra si propongono come finestre a cui far affacciare il Genius Loci, lo “Spirito del luogo”, un’entità che gli antichi romani identificavano con l’identità e le caratteristiche di un dato territorio, con cui l’essere umano doveva scendere a patti per acquisire la possibilità di abitarvi.
Biografia
Anastasiya Parvanova (1990, Burgas, Bulgaria. Vive e lavora a Venezia), dopo aver conseguito la laurea in Arti visive e Pedagogia presso l’Accademia di Belle Arti di Sofia, continua i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove frequenta il corso di Pittura diretto da Carlo Di Raco e nel 2022 si laurea in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Dal 2016 fa parte dei collettivi artistici “Fondazione Malutta" e “Tutti la Chiamano la Casa delle Ragazze”. Tra le sue mostre ricordiamo “The Magic Gate”, W.H.Y. Gallery, Hong Kong (2023); Oficinas do Convento – Associazione Culturale di Arte e Comunicazione & Oficinas da Cerâmica e da Terra, Montemor-o-novo, Portogallo (2023); “Extraordinarioworkshop”, Vulcano Agency, Venezia (2022); “Co.So! Artisti per il sociale”, progetto di ETRARTE, Udine (2022); “Pianeta Fresco”, OTTN projects, Parma (2021); “Pesi Massimi”, Spazio Punch, Giudecca, Venezia (2020); “La Torre Maluttona – Mercato babelico + Black Market”, Galleria Monitor, Roma (2018).