Alik Cavaliere – Scultore drammaturgo

Informazioni Evento

Luogo
ARTEA GALLERY
Corso XXII Marzo 39 20129 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
18/01/2020

ore 18

Artisti
Alik Cavaliere
Curatori
Gianluca Ranzi
Generi
arte contemporanea, personale
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ArteA Gallery presenta una selezione di opere di Alik Cavaliere, indagando sul percorso storico-artistico di uno dei protagonisti della scultura italiana del secondo dopoguerra.

Comunicato stampa

ArteA Gallery presenta una selezione di opere di Alik Cavaliere, indagando sul percorso storico-artistico di uno dei protagonisti della scultura italiana del secondo dopoguerra.

Dopo avere trascorso parte dell'infanzia tra Roma e Parigi si stabilì nel 1939 a Milano dove dopo il liceo si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Brera, diventando prima l'assistente di Marino Marini, poi il suo successore alla cattedra di Scultura e in seguito direttore dell'Accademia.
La prima mostra personale si tenne nel 1951 presso la galleria Colonna a Milano. Cavaliere partecipò per due volte alla Biennale di Venezia: nella famosa edizione del 1964, che decretò la fama della Pop Art americana e nel 1972, in entrambi i casi esponendo le sue opere in una sala personale.
Significativa la retrospettiva tenutasi a Milano nel 1992 a Palazzo Reale, intitolata "I luoghi circostanti", curata da Guido Ballo, e quella più recente, avvenuta nel 2018 a cura di Elena Pontiggia, nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano.
Sperimentatore, eclettico e utilizzatore delle più svariate tecniche e materiali, Cavaliere ha realizzato le sue opere con i materiali più tradizionali, come rame, bronzo, oro e argento ma anche i più inconsueti come acciaio, ghisa, similoro, plastiche, stoffe, legni, carte, fotografie e materiali di recupero, e poi ancora, passando a porcellane, vetri, ingobbi, specchi e materiali di recupero.

Particolarmente interessato alla natura, lo scultore ha realizzato opere con soggetti quali alberi, cespugli, frutti, radici, rami, in una poliedrica miscela creativa che abbraccia Lucrezio, lo Jugendstil, il Surrealismo e la scultura del Dopoguerra, elaborando una forma aperta dell'opera in cui si rispecchia il mistero dell'esistente e la presenza umana, vissuta attraverso evocazioni, tracce e memorie.