Alice Paglia – Piccole storie
Curata da Gino di Frenna, l’esposizione presenta in anteprima il lavoro segreto di una pittrice schiva e solitaria, ma profondamente innamorata dell’arte.
Comunicato stampa
“Piccole storie” di Alice Paglia (Reggio Emilia, 1920-1999) in mostra, dal 16 novembre al 4 dicembre presso la Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso Garibaldi, 4) di Reggio Emilia. Curata da Gino di Frenna, l’esposizione presenta in anteprima il lavoro segreto di una pittrice schiva e solitaria, ma profondamente innamorata dell’arte.
Cinquanta opere di piccolo formato, tutte realizzate nella seconda metà degli anni ’90. Bambine, danzatrici, ma anche animali e paesaggi, figure leggere e poetiche che si stagliano su fondi vibranti. Una pennellata veloce e carica di espressività che, unitamente alla scelta cromatica accesa ed alla figurazione semplificata, a volte elementare, evoca le esperienze della Transavanguardia, con particolare riferimento a Sandro Chia e Nicola De Maria.
Una mostra che, come spiega Gino Di Frenna, nasce da un incontro casuale, un’opera richiesta e donata e la successiva scoperta di un «mondo fantastico, pieno di rossi accesi, di blu profondi, di gialli violenti, di rosa e di cremisi, con figure chagalliane sognanti e fiabesche».
Alice Paglia nasce nel 1920 a Reggio Emilia. Nubile, dedica la sua vita all’arte, stringendo amicizia con numerosi artisti reggiani ed allestendo, a poco a poco, una piccola collezione. Pittrice autodidatta, conduce una ricerca personale, spronata da Renzo Barbieri, Walter Lusuardi e dagli amici del Colorificio Vecos. Scompare nel 1999, lasciando una ricca produzione di opere a tecnica mista su cartoncino.