Alfonso Bonavita – Fuga in sette tempi differenti

Informazioni Evento

Luogo
BIALE CERRUTI ART GALLERY
Via Di Città 111, Siena, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato ore 10,30 - 12,30 e 15,00 - 19.30
Domenica su appuntamento

Vernissage
09/07/2011

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Alfonso Bonavita
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra ci sono otto sculture che rappresentano i componenti di un’orchestra, direttore compreso, che descrivono l’attimo topico del gesto musicale. La tecnica abbandona il campo a favore dell’istinto, del talento. La monumentale corporeità si annulla alla leggerezza dell’estro armonico.

Comunicato stampa

La Biale Cerruti Art Gallery inaugura sabato 9 luglio 2011 alle ore 18,00 in via delle Campane 9, la mostra personale di Alfonso Bonavita, dal titolo “Fuga in sette tempi differenti”.
L’esposizione resterà aperta fino al 30 luglio, dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19.30. Domenica su appuntamento.

Alfonso Bonavita è nato ad Amantea nel 1962. Vive e lavora a Genova.
Intorno alla metà degli anni ’90, ha iniziato il suo percorso espositivo che lo ha portato ad eseguire importanti decorazioni murali e sculture monumentali pubbliche. Le sue opere sono state, inoltre, soggetto di numerose mostre personali e collettive in prestigiose Gallerie d’Arte e spazi pubblici.

Julian Jaynes dice “ … mentre suoniamo non siamo coscienti delle note, della tastiera, delle corde, … , di come si muove la mano destra o la mano sinistra (nda), … Siamo coscienti solo del significato”.
Ecco, i “musicisti”, le opere, di Alfonso Bonavita, esprimono e dichiarano, questo stato d’incoscienza.
Il Direttore “Arturo” osserva gli elementi, li guida, impartisce ad ognuno un preciso ruolo fino a farli diventare un unico organismo per creare un’armonia di insieme!
I sette musicisti si rincorrono, si perdono, si ritrovano, fino ad arrivare alla stessa meta, nel medesimo spazio, nel medesimo tempo e nel medesimo movimento.

Descrivono l’attimo topico del gesto musicale cioè la tecnica abbandona il campo a favore dell’istinto, del talento. La monumentale corporeità si annulla alla leggerezza dell’estro armonico.
Le sculture sono caratterizzate dal pathos e dall’emotività tipica della musica. Teste minuscole, sproporzionate rispetto a corpi enormi e incombenti che si liberano nello spazio con grave serenità, producendo un leggero senso di sbilanciamento e disequilibrio.

Le opere di Bonavita, basate sulla contrapposizione tra situazioni, tra desiderio e realtà, tra utopia e destino, obbligano lo spettatore a girare loro intorno, ad osservarle in ogni anfratto, a far suonare insieme i vari elementi e a ricercarne l’equilibrio.