Alexander Calder – Derrière le Miroir
L’esposizione è composta dalle litografie originali inserite tra il 1950 e il 1976 all’interno della rivista “Derrière le Miroir” pubblicata dal gallerista ed editore Maeght di Parigi.
Comunicato stampa
La Galleria Sant’Angelo presenta una nuova mostra il cui protagonista è il maestro statunitense Alexander Calder. L’esposizione è composta dalle litografie originali inserite tra il 1950 e il 1976 all’interno della rivista “Derrière le Miroir” pubblicata dal gallerista ed editore Maeght.
Alexander Calder nasce nel 1898 vicino a Philadelphia da una famiglia di artisti di origini scozzesi. A 21 anni si laurea in ingegneria meccanica e per mantenersi inizia a fare i più svariati mestieri: contabile, commesso, disegnatore. I suoi primi dipinti vengono esposti nel 1926 alla Artist’s Gallery di New York dove incontra gli artisti d’avanguardia dell’epoca, da Cocteau a Lèger, da Arp a Le Corbusier, da Hayter a Mirò con il quale instaura una duratura amicizia. Sono gli anni in cui espone al Salon des Independants e costruisce i suoi primi animaletti in filo di ferro e legno. In seguito divide il suo tempo tra la Francia e gli Stati Uniti: nel 1929 la Galerie Billiet gli organizza a Parigi la sua prima mostra personale. Nello stesso anno visita l'atelier di Piet Mondrian e questo incontro sarà fondamentale per la sua poetica, tanto da fargli confidare a Marcel Duchamp “vorrei fare dei Mondrian che si muovono!”. In questo periodo esegue le prime sculture astratte e nel 1931-32 introduce nelle sue opere elementi mobili: sarà proprio Duchamp a chiamarli mobiles. Nel 1933 espone a Parigi con il gruppo Abstraction-Création e nel 1943 il Moma di New York gli allestisce una grande personale. Vince il Primo Premio per la Scultura alla Biennale di Venezia del 1952.
Verso la fine degli anni '50, molto apprezzato da pubblico e critica, si dedica alle più svariate attività: prepara scenografie, disegna gioielli, crea sculture, ma soprattutto realizza litografie grazie alla fruttuosa collaborazione con la galleria di Aimè Maeght a Parigi. Proprio nel momento di maggiore maturità artistica, Calder si dedica alla grafica trovando in questa disciplina nuovi e coinvolgenti significati culturali: il senso più profondo della stampa sta appunto nell’essere un mezzo per diffondere il pensiero in modo originale, coinvolgente ed economico. Dal 1950 la galleria Maeght allestisce numerose mostre personali di Calder e gli dedica svariati numeri speciali della rivista Derrière le Miroir, realizzati per far conoscere le sue litografie originali, che sono proprio i lavori presentati alla Galleria Sant’Angelo.
L’artista muore nel 1976 a New York.
La rivista “Derrière le miroir” accompagnò ogni esposizione della galleria Maeght dal 1946 al 1982 (complessivamente 253 numeri). I primi numeri di “Derrière le miroir” furono messi in vendita nelle edicole senza incontrare il gradimento del grande pubblico. Gli stampatori della rivista cambiarono nel corso degli anni (fino al numero 115 le litografie furono stampate da Mourlot a Parigi), ma in ogni numero fino al 232 furono sempre inserite diverse litografie originali anche a doppia pagina. La rivista ebbe sempre il formato in-folio di cm 38 x 28.