Alessandro Saturno Martinelli – L’Io liquido

Informazioni Evento

Luogo
ADIACENZE
Vicolo Spirito Santo 1/B , Bologna, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 16 alle 20
(domenica e lunedì su appuntamento)

Vernissage
04/05/2013

ore 19

Artisti
Alessandro Saturno Martinelli
Generi
arte contemporanea, personale
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L’artista ci mostra un percorso di superamento del concetto di Soggetto, attraverso la diluizione dell’Io per una nuova genesi del Corpo. La pittura è linguaggio d’indagine di tale percorso, dove la figura, smarrendo i propri confini resta in bilico tra apparizione e sparizione.

Comunicato stampa

Sabato 4 maggio alle ore 19.00 Adiacenze inaugura la mostra L’Io liquido, personale di Alessandro Saturno Martinelli.

L’artista ci mostra un percorso di superamento del concetto di Soggetto, attraverso la diluizione dell’Io per una nuova genesi del Corpo. La pittura è linguaggio d’indagine di tale percorso, dove la figura, smarrendo i propri confini resta in bilico tra apparizione e sparizione.
L’essere umano per sopravvivere ha bisogno di identificare e distinguere sé stesso e ciò che lo circonda, ma è visione che limita il reale imponendo confini, forme e determinazioni che arginano da sempre un potenziale infinito ed inespresso.
Potenziale che Alessandro Saturno Martinelli libera per un istante prima che ritorni a svanire.
La materia lavorata dall’artista supera la superficie della tela per diffondersi in tutto lo spazio espositivo, creando un ambiente immersivo dove il colore diventa luogo.
Nasce così un percorso dato, in medias res: una passerella che non ha un inizio né una fine accompagna lungo le sale di Adiacenze, come se fosse un passaggio tra le acque.
Acque solide costituite da brandelli di tessuto e cenci, frammenti del processo pittorico, residui materici di corpi liquidi racchiusi in frames che non riescono comunque a limitarne il movimento.
Si assiste allora alla creazione di una zona tropicale, strada verso la vaghezza, dove tutti i fenomeni scorrono verso l’indistinto, come una cascata, e dove l’artista ci svela una visione altra dell’Io: “ Tu sei questo. Tu sei questo che è quanto di più lontano da te, questo che è ciò che vi è di più informe.” (Lacan)