Albano Morandi – Pictures at an exhibition

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MARTINENGO
Via Dei Musei 30, Brescia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/11/2011
Patrocini

La mostra si avvale del patrocinio e della collaborazione del FAI e del Touring Club Italiano.

Artisti
Albano Morandi
Curatori
Paolo Bolpagni
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra “Pictures at an exhibition”, pensata per la sede di Palazzo Martinengo, e con ramificazioni in varie gallerie private della città di Brescia, si propone di presentare nel suo complesso la vasta e sfaccettata produzione artistica di Albano Morandi, che comprende dipinti, disegni, sculture, assemblage, installazioni, oltre che scenografie, e altri lavori di non semplice definizione statutaria per il loro essere “di confine”.

Comunicato stampa

La mostra, promossa dall’associazione culturale “Il cenacolo delle arti” e curata da Paolo Bolpagni, si propone come una grande antologica dedicata all’opera di Albano Morandi (Salò, 1958), in occasione del traguardo dei trent’anni di carriera. Un percorso artistico, il suo, che è esemplare per la capacità di parlare al mondo, all’internazionalità, ma restando ancorato saldamente alle proprie origini. Una liricità mai esibita, un’ironia lieve, una poesia delle forme e dei colori, degli oggetti e dei significati, una vena di sognante straniamento, figlia del Dadaismo, del Surrealismo, delle miniaturistiche profondità di Klee, ma con una cifra così personale e inconfondibile, con un sapore armonico, equilibrato.

Albano Morandi è un bresciano che ha studiato a Roma, ma che è ripartito restando, tenendo mostre in tutto il mondo ma mantenendo sempre come base certa del proprio operare Brescia e Raffa di Puegnago.

La mostra “Pictures at an exhibition”, pensata per la sede di Palazzo Martinengo, e con ramificazioni in varie gallerie private della città di Brescia, si propone di presentare nel suo complesso la vasta e sfaccettata produzione artistica di Albano Morandi, che comprende dipinti, disegni, sculture, assemblage, installazioni, oltre che scenografie, e altri lavori di non semplice definizione statutaria per il loro essere “di confine”.

Benché la volontà curatoriale sia di ripercorrere l’intero percorso dell’autore dagli esordi fino alle ultime realizzazioni, l’impostazione della mostra non sarà strettamente cronologica, bensì tematica e tipologica: a partire dalla prima sala, con una sorta di autobiografia per immagini e per parole-chiave, passando per le differenti fasi e serie dell’opera di Morandi. E quindi le “impronte”, con i diafani acquerelli su carta di riso, i formichieri trampolieri e i frottage di conchiglie; e poi i ludi africani, e i grandi pannelli astratti eseguiti con nastri adesivi (originalissima reinterpretazione di possibili sviluppi del Neoplasticismo). Senza tralasciare gli omaggi a protagonisti del passato, come nel caso dei De(s)perimenti dedicati a Fortunato Depero e dei compendi ludici di storia dell’arte, con richiami ironici, giochi citazionistici e “variazioni sul tema” imperniate su capolavori di Malevič e altri pionieri dell’astrattismo. Per venire ai disegni, alle opere realizzate su fogli di quaderni o registri usati, o con stoffe; e alle sculture, accomunate dal candido “vestito” di gesso che racchiude oggetti quotidiani, elementi di riuso, fiori, e alle installazioni di miriadi di piccole scatolette colorate che creano sulla parete una geografia immaginifica, una costellazione visionaria di suggestioni, reminiscenze, segni e gesti.

La mostra includerà anche un video, assemblato con frammenti di filmati riferiti a mostre precedenti di Albano Morandi, mentre una sala della sede espositiva sarà adibita a ospitare incontri e lezioni aperte di docenti di storia dell’arte inerenti argomenti a vario titolo ricollegabili ai contenuti della mostra.

Il coinvolgimento delle gallerie private di Brescia si configurerà poi come un “interscambio” tra Morandi e gli artisti invitati nei diversi spazi. L’idea è anche di proporre lavori a quattro mani già realizzati o da realizzarsi per l’occasione, cosicché a prevalere siano il confronto e il dialogo aperto tra le opere, che si integreranno e contamineranno vicendevolmente incontrandosi secondo analogie e specificità sempre nuove e differenti.

Da ultimo, un interessante esperimento sarà l’interazione tra musica e arte contemporanea, grazie alla fortunata collaborazione di importanti compositori bresciani, dei quali saranno eseguiti brani originali – talora appositamente scritti – nelle varie sale di Palazzo Martinengo. Per chi, come Morandi, ha sempre cercato di dar vita, con gli strumenti e i media che gli sono propri, a una “musica delle immagini”, questa unione di visivo e sonoro non potrà che essere un suggello esemplare e carico di valori estetici, oltre che etici.

La mostra si avvale del patrocinio e della collaborazione del FAI e del Touring Club Italiano.

Le Galerie bresciane coinvolte nell’evento sonp le seguenti: Maurer Zilioli; Canali; ken Damy; Wave Photogallety; A Palazzo Gallery; Galleria delle Battaglie;Fabio Paris. Siamo inoltre in attesa di altre conferme.

I compositori che hanno scritto un brano per la mostra sono: Giancarlo Facchinetti; Antonio Giacometti; Paolo Ugoletti; Rossano Pinelli; Tommaso Ziliani. Sarà inoltre eseguito un brano del grande musicista scomparso Francesco Pennisi, che il musicista dedicò alla figura di Albano Morandi prima della sua scomparsa.

Paolo Bolpagni