Alba Polenghi Lisca – Intuizione e rigore
“Un doppio registro formale” si legge nel testo critico, “emerge in questa mostra dedicata alle ricerche di Alba Polenghi Lisca, da un lato il versante creativo dei gioielli con esempi del suo inconfondibile stile plastico e, dall’altro, una serie di carte dominate dalla vibrazione del segno che scardina e ricompone lo spazio come luogo di inquietudine interiore.” (CC)
Comunicato stampa
Giovedì 24 novembre inaugura presso lo Studio Masiero, la mostra Intuizione e rigore di Alba Polenghi Lisca a cura di Claudio Cerritelli.
“Un doppio registro formale” si legge nel testo critico, “emerge in questa mostra dedicata alle ricerche di Alba Polenghi Lisca, da un lato il versante creativo dei gioielli con esempi del suo inconfondibile stile plastico e, dall’altro, una serie di carte dominate dalla vibrazione del segno che scardina e ricompone lo spazio come luogo di inquietudine interiore.” (CC)
Carte e gioielli dalle sue collezioni vengono presentati come un dialogo continuo fra i disegni rappresentativi del suo percorso grafico pittorico e gli oggetti preziosi immaginati e prodotti negli anni successivi.
Viene esposta una selezione delle numerose collezioni in argento e in acciaio, dopo una difficile scelta esclusiva di altre, altrettanto interessanti, linee prodotte in oro.
La sperimentazione e la ricerca “tra le invenzioni segniche del gesto e le modulazioni calibrate della geometria” si esprimono al meglio in questi indossabili oggetti, sintesi di razionalità ed emozione.
Collane, orecchini, spille in lastra d’argento, tagliata, modulata, impreziosita da smalti e resine. Altrettanti gioielli in lastra d’acciaio tagliata al laser, leggeri e inquieti nel segno e nella forma.
Le carte esposte appartengono quasi tutte agli anni 60, sono disegni in china su carta. In essi vengono evidenziati “percorsi d’energia oltre le coordinate del pensiero geometrico”, l’invenzione oltrepassa il rigore e lo infrange attraverso la libera gestualità del segno.
L’esposizione sarà aperta fino al 15 gennaio 2017.
Alba Polenghi Lisca è nata a Milano. Frequenta l’Accademia di Brera con Achille Funi e Mauro Reggiani; studia ceramica con Roland Hetner e in seguito si applica allo studio dell’incisione. Partecipa a mostre collettive e personali come pittrice. Nel 1983 inizia una ricerca tridimensionale, utilizzando il metallo. La formazione di carattere pittorico rimane evidente sul gioiello. Lo studio secco dei volumi, la composizione di elementi semplici e di tutto quanto contempli la linea curva, trasmette al gioiello estremo rigore e un volume capace di riflettere la luce in una gamma di intensità.
I gioielli nascono con un disegno di massima, uno schizzo fortemente pittorico; poi una lenta messa a punto del progetto attraverso la costruzione di modellini sul piano e nel volume. La realizzazione vera e propria, nasce poi da un preciso rapporto con un tecnico e da una consapevole scelta dei materiali. Attualmente ha al suo attivo diverse collezioni, sempre alla ricerca di un suo personale linguaggio espressivo.
Le ultime collettive del 2016 hanno visto le sue creazioni alla Triennale di Milano con Brillant! I futuri del gioiello italiano a cura di Alba Cappellieri, Milano-Seul. Ancora in Triennale al Design Museum con W. Women in Italian Design, nona edizione, a cura di Silvana Annechiarico, Milano. Al Coda Museum di Apeldoorn in Olanda con Private Confessions a cura di Ellen Maurer Zilioli. Mostra itinerante che si sposterà nel 2017 al Museum Villa Stuck di Monaco. Sempre nel 2016 alla Galleria Marijke Studio di Padova, con Invito Breve, a cura di Marijke Vallanzasca, Padova e alla Galleria Fragile di Milano, Jewelry CollectionTemporary Exhibition, Milano. Al Museo del Gioiello di Vicenza, con Skin: la superfice del Gioiello a cura di Alba Cappellieri e Livia Tenuta, Vicenza.