Agnese Guido – Hair of the dog

Informazioni Evento

Luogo
WIZARD GALLERY
Corso di Porta Ticinese, 87, 20123 Milano, MI, Italia
Date
Dal al
Vernissage
22/06/2022

ore 19

Artisti
Agnese Guido
Generi
arte contemporanea, personale
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“Hair of the dog” è la seconda mostra personale di Agnese Guido nella galleria.

Comunicato stampa

“Hair of the dog” è la seconda mostra personale di Agnese Guido nella galleria.

Guido ci mostra una mappatura emozionale e simbolica della contemporaneità, a volte ironica, a volte pungente, rivelando una realtà frammentata e satura di contraddizioni.

Il titolo “Hair of the dog” -abbreviazione dell'espressione "Hair of the dog that bites you”- è un'espressione colloquiale spesso usata per riferirsi al bicchiere di alcol che viene consumato dopo una serata fuori per ridurre gli effetti della sbornia.

Spesso si dice che, di fronte a qualsiasi disagio, la cura si trovi in ​​ciò che provoca i sintomi, come l'idea che ognuno porti con sé l'antidoto per il proprio veleno.

Come "chiodo schiaccia chiodo" l'artista mette in scena le caratteristiche e le dinamiche della vita contemporanea, per portare alla luce e farci riflettere ironicamente sui nostri idoli, gli argomenti della nostra vita quotidiana, i nostri stati d'animo, i nostri progressi e istinti.

Nell‘opera su carta di Guido "Emotional Map of Late Capitalism”, una serie di icone del folklore contemporaneo, l'artista ci espone l’idea di essere immersi in un mondo da noi non del tutto compreso, ma che nostro malgrado ci appartiene. Questo mondo è il risultato delle nostre memorie e del nostro stile di vita.

Nei lavori di Agnese Guido il divario tra oggetti ed esseri umani è sfumato e malleabile, inoltre è spesso presente una dimensione antropomorfa della realtà, deliberatamente ricreata dall'artista per esprimere i sentimenti umani e i significati aggiuntivi che emergono dal legame che abbiamo con gli oggetti.

La narrazione è importante per Agnese. Ogni opera da lei creata evoca una storia densa, cupamente umoristica, spesso illusoria e ingannevolmente ingenua. Con un linguaggio visivo surreale e simbolico, le sue opere sono sia una fuga onirica che un prodotto del mondo reale che ci circonda.