Affinità elettive / Portuense201 Open Studio

Informazioni Evento

Luogo
LABEL201
via Portuense 201 - 00146 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

16,30 - 19,30 o su appuntamento

Vernissage
10/05/2014

ore 19

Contatti
Email: manuelatognoli@label201.com
Artisti
David Casini, Stefano Canto, Luca Coclite, Naoya Takahara, Shilpa Gupta, Federica Luzzi, Paolo Canevari, Delphine Valli, Joe Webb, Robyn Penn
Curatori
Elena Abbiatici, Valentina G.Levy
Generi
arte contemporanea, serata - evento, collettiva

Il progetto e’ stato pensato e realizzato con le curatrici, Elena Abbiatici e Valentina Levy, in occasione di Open House Roma, ricreando un’ipotetica collezione privata, abitata da cinque coppie formate da opere conservate in collezioni private e quelle di cinque artisti invitati, scelti sulla base dell’affinità estetica e/o concettuale tra opere e artisti. L’inaugurazione della mostra coincide con l’evento “Portuense201 Open Studios”

Comunicato stampa

… che momento felice,
quando un giorno
si ridesteranno insieme

“Le affinità elettive”
Johann Wolfgang Goethe

Giocando con l’omonimo titolo del romanzo di Goethe, il progetto curatoriale, le Affinità Elettive vuole essere un’occasione di esplorare le possibili relazioni tra opere che si richiamano vicendevolmente su un piano estetico, visivo e concettuale, avvicinando, spesso per la prima volta, artisti che utilizzano linguaggi e medium estremamente diversi.

Per il primo capitolo di questo progetto La distanza è pari a zero e ad infinto, sviluppato in occasione di Open House Roma 2014, abbiamo ricreato uno spazio domestico, inteso come microcosmo possibile, e accostato cinque opere conservate in collezioni private a quelle di cinque artisti invitati: David Casini / Naoya Takahara, Stefano Canto / Shilpa Gupta, Federica Luzzi / Paolo Canevari, Luca Coclite / Robyn Penn, Delphine Valli / Joe Webb.

La mostra vuole essere un breve percorso ispirato alla visione panteistica di Goethe, per cui l’Universo era un unicum vivente nella cui profondità infinita convivevano, interconnettendosi, le molteplici forme (Gestalt).

Si parte da uno dei più piccoli punti dell’universo, il seme di frutta, che nel lavoro di David Casini (Montevarchi, Arezzo, 1973), sembra assurgere allo status di reperto archeologico, esibito in una teca, impreziosito da basi marmoree e abbellito da colori acrilici che ne accentuano il carattere esotico. All’opera di Casini, fa da contrappunto la delicata scultura di Naoya Takahara (Ehime, Giappone,1954), un piccolo globo di carta, realizzato da un meticoloso sovrapponimento di pagine di libri fino a creare una struttura simile a un frutto della conoscenza, in cui minuscoli animali lasciano la loro traccia.

Intorno a questi micro-mondi si dispiegano opere che affrontano in chiave contemporanea temi cari al pensiero romantico. Da una parte, la coppia Stefano Canto (Roma, 1972) e Shilpa Gupta (Bombay, 1976) gioca sul senso di minaccia e paura nel futuro. In “Plastico” Canto recupera una vecchia cartolina che rappresenta il modellino architettonico delle Twin Towers e ne produce una gigantografia, che si fa effige del fallimento di un’utopia architettonica e monumento all’imprevedibilità degli eventi. Mentre le quattro saponette di Gupta, che erano parte dell’installazione presentata nella Galleria Yvon Lambert di Parigi nel 2009, rimandano all’inconsistenza del sentimento della minaccia (THREAT) che paralizza l’individuo pur essendo basata sul nulla e pronta a sciogliersi come sapone.

Il fascino per l’oscurità e la bellezza avvolta dal velo della notte, topos della letteratura romantica, si ritrova in “Black Shell”, scultura di lino intrecciato in tecnica macramé di Federica Luzzi (Roma, 1970) che tesse leggere strutture a conchiglia partendo da un punto di vuoto definito nello spazio; cosi come nella rosa che Paolo Canevari (Roma, 1963) realizza con un materiale spiazzante come la gomma nera dei pneumatici.

Dall’altra parte, troviamo invece lavori che rivisitano l’idea di contemplazione della natura e di anelito all’infinito. L’olio su tela di Robyn Penn (Pretoria, 1973) “Pause. (Homage to Friedrich)” è un lavoro che interroga la nozione di autenticità dell’opera, attraverso il recupero di forme e immagini antiche ormai appartenenti all’immaginario collettivo. La Penn si appropria, con il desiderio di rendergli omaggio, di una delle icone dell’estetica romantica spingendo a riflettere su una ri-attualizzazione di quel senso del sublime misto a dubbio che stringe l’uomo di fronte alla potenza della natura. Luca Coclite (Cagliano del Capo, Lecce, 1981) invece, attraverso la sua video-animazione, "Final Tourist Info for Provisional Mountais", accompagna l’osservatore in un viaggio aereo su nature utopiche ricostruite in base ad immagini recuperate da un vecchio almanacco geografico dell'ex Jugoslavia e trattate con filtri che ne estrapolano delle sequenze per sovrapporle ad altre porzioni di panorama fino ad arrivare a una completa destrutturazione del paesaggio.

Il percorso si chiude con l’installazione di oli su carta di Delphine Valli (Champigny-sur-Marne, Francia, 1972), un tentativo di circoscrivere il cielo sopra di noi tracciando ipotetici perimetri finiti per uno spazio infinito e un collage di Joe Webb (Londra, 1976), che ironizzando sul crollo delle grandi utopie del secolo scorso, attraverso la parodia dei linguaggi della pop art, riporta la nobile tensione all’infinito tipica dell’ideale romantico al piano triviale dell’estetica Hollywoodiana degli anni ‘50.

L’inaugurazione della mostra coincide con l’evento “PORTUENSE201 Open Studios” organizzato da Label201 in occasione di Open House Roma, durante il quale gli studi di Portuense201 aprono le loro porte al pubblico con una serie di eventi e installazioni che coinvolgono video, arte e architettura.

PORTUENSE201
OPEN STUDIOS

Label201
Dugong Production
Archema Studio
WOW Architettura e Design
Quandoo
Bottega d’arte LoDa

SPECIAL EVENTS:

Label201

Opening mostra
AFFINITÀ ELETTIVE
A cura di Abbiatici_Levy

Cortile #01 – in the box

Proiezione video prodotti
da Dugong Production

Cortile #02

Concerto Jazz by
Gianluca Figliola
Domenico Sanna
Marco Valeri

WOW Architettura e Design

Esposizione opere dello street artist
SOLO

Sabato 10 Maggio 2014
Dalle 19 alle 22

Via Portuense 201 - Roma
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In occasione di Open House Roma

Portuense201 nasce all’interno di un borgo rimasto invariato nel tempo, un comprensorio costruito intorno al 1910 che era adibito a vaccheria, stalle e latteria.
Ora, grazie al recupero in atto da qualche anno, è stato trasformato in una zona dedita alla cultura e alla creatività, un luogo dove varie professionalità si incontrano e interagiscono.

In occasione di Open House Roma 2014, durante la serata del 10 Maggio, gli studi di Portuense201 aprono le loro porte al pubblico: Label201, Dugong Production, Archema Studio, Wow Architettura e Design, Quandoo e la Bottega d’arte LoDa.
Sarà possible entrare e visitare gli studi, che per l’occasione esporranno i loro lavori, e scoprire allo stesso tempo una parte di Roma nascosta, una zona di inzio secolo abitata da contadini e artigiani.
Nel cortile, all’interno di una sala proiezioni, gli spettatori potranno visionare una selezione degli ultimi lavori prodotti dalla Dugong, casa di produzione specializzata in Art house films.
Inoltre in esposizione all’interno dello spazio di WOW Archtettura e Design, una selezione di opere dello street artist SOLO.

In concomitanza con l’evento, Label201 inaugura la mostra AFFINITÀ ELETTIVE - La distanza è pari a zero e ad infinito, a cura di Abbiatici_Levy. La mostra ricrea un’ipotetica collezione privata, abitata con coppie di lavori scelti sulla base dell’affinità estetica e/o concettuale tra opere e artisti. Cinque le coppie di artisti: Stefano Canto e Shilpa Gupta, Delphine Valli e Joe Webb, David Casini e Naoya Takahara, Federica Luzzi e Paolo Canevari, Luca Coclite e Robyn Penn.

Ad accompagnare la serata il concerto del trio jazz composto da Gianluca Figliola (chitarra), Domenico Sanna (organo) e Marco Valeri (batteria), che in occasione dell’evento suoneranno brani tratti dalla tradizione afroamericana, eseguendo standards di Cole Porter, Thelonious Monk, Miles Davis e John Coltrane.

Label201 occupa gli spazi di una ex stalla dei primi del '900 alle spalle della Stazione Trastevere e ospita l’attività di studio di architettura di interni e di galleria d’arte contemporanea.
Il recupero della struttura è stato curato con estrema sensibilità per l'architettura esistente, lasciando dialogare gli strati di pittura che con il tempo si sono sovrapposti sulle pareti, con materiali e superfici contemporanee.
La Dugong è una società di produzione indipendente fondata nel 2010 per portare avanti progetti che spaziano dal documentario di creazione al film di finzione, passando per la videoarte. La società trae il suo nome dal dal "dugong", l'animale marino, appartenente all'ordine dei sirenidi, che pare abbia generato tra i marinai il mito delle sirene.
La Dugong lavora costantemente per sviluppare un network legato al mercato creativo delle co-produzioni internazionali, puntando sulle sinergie e sul lavoro di squadra, per questo ha scelto come sede operativa uno spazio che è insieme uno studio e un laboratorio creativo aperto alla sperimentazione.

Convinti che l’architettura sia il più importante elemento di mediazione tra umanità e ambiente, la scelta di lavoro di Archema Studio è da sempre quella di limitare gli interventi relativi alla edilizia nuova, per approfondire invece tematiche legate alle idee di “recupero”, “restauro”, “riuso” e “ristrutturazione” di spazi interni ed esterni, accogliendo un atteggiamento morale e concettuale volto al miglioramento dell’ambiente esistente già costruito, affinché la Cultura possa di nuovo conciliarsi con la Natura.

WOW Architettura nasce dall’idea semplice e difficilissima di volere coniugare i due universi contrastanti del proprio nome: la naturalezza e la costruzione, Il cuore e la ragione, l’ istinto e il progetto. Punta all’esclamazione di stupore più duratura, quella dettata dal bello di un linguaggio architettonico appropriato che sa dialogare con la committenza e soprattutto che continua a comunicare con i luoghi nel tempo. WOW Architettura si pone l’obiettivo del bello e funzionale mettendo a servizio il punto di vista aggiornato ed innovativo e le esperienze diversificate e complementari dei due giovani architetti che compongono lo studio.

Quandoo è la piattaforma per il commercio locale più in rapida crescita in Europa ed in questo momento si rivolge al mondo della ristorazione. Quandoo permette di trovare e prenotare in modo rapido ed efficace un ristorante in qualunque città d’ Europa tramite web e mobile App. Attiva in 8 Paesi europei, in Italia Quandoo è presente in 7 città da Settembre 2013.

Nello stesso atelier, o meglio bottega d'arte, Alida e Loredana uniscono il loro desiderio di armonia, assemblando stoffe, pietre, legni, e inventando ceramiche. Borse, oggetti per la casa, gioielli. Tutto in un riuso d'arte, ecologicamente etico, armoniosamente ecologico. Questa è la Bottega d'arte LoDa.