Adalberto Abbate – Self portrait

Informazioni Evento

Luogo
GAM PALERMO - GALLERIA D'ARTE MODERNA
via Sant'Anna 21, 90133 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì- domenica ore 9,30 – 18,30, lunedì chiuso; la biglietteria chiude alle ore17,30

Vernissage
29/06/2012

ore 19

Contatti
Email: info@fpac.it
Sito web: http://www.fpac.it
Patrocini

produzione: Francesco Pantaleone arte Contemporanea

progetto: Ars Mediterranea e Galleria Francesco Pantaleone arte Contemporanea

patrocini istituzionali Comune Città di Palermo; GAM Palermo; Distretto Cultura,

ufficio stampa: Civita Sicilia

relazioni esterne: Valentina Greco

con un gentile contributo di: BQuadro Eventi di Valentina Bruno

main sponsor: Banca Don Rizzo, Centro studi Don Rizzo, Elenka, Palermo - www.elenka.eu

sponsor: C&S congressi ed eventi, Gurmart alla GAM, 21 Arte Cultura Società

Artisti
Adalberto Abbate
Generi
arte contemporanea, personale

Siamo fermi, assenti. Senza prendere le distanze da questa civiltà fantasma, stiamo per fare un grosso respiro e ricostruire il prossimo errore.

Comunicato stampa

Siamo fermi, assenti. Senza prendere le distanze da questa civiltà fantasma, stiamo per fare un grosso respiro e ricostruire il prossimo errore.
L’origine delle cose è ormai lontana e faticosamente inafferrabile.
Nella paura di una sterile inversione abbiamo rinnegato le pitture delle nostre origini, create con coscienza e volontà, per lasciare spazio al silenzio e al vuoto; nell’ovattatura di questo rifugio abbiamo distrutto dentro di noi ogni principio di resistenza abbassando i nostri bisogni ad abitudini primordiali. Abbiamo deciso di abdicare e lasciarci guidare da fili invisibili come pupi di una leggenda ormai troppo lontana. Il bisogno di essere gestiti ha schiacciato le nostre coscienze e ci ha reso immobili.
Chi ha ricostruito le nostre idee, i nostri desideri, il nostro dire e lo stare zitti, le nostre rivoluzioni, i nostri compromessi ed infine le nostre speranze lo ha fatto secondo un piano che non appartiene ad alcuno
Lo svuotamento delle coscienze si trova ora a fare i conti con la fine delle illusioni che ciclicamente si appropriano del pensiero umano.
L’onnipotenza rivela la vera esigenza dell’individuo nella creazione, devastazione e ricostruzione del sé e del suo teatro.
Ed ecco che il riflesso falsato di quello che un tempo eravamo, ed eravamo stanchi di essere, torna ad esasperare la continua ricerca di distruzione e ricostruzione che faticosamente vorremmo arrestare. Il passato, il presente e il futuro si annullano e l’azione e l’immobilità si fondono nella stessa medaglia rivelando un Io estraneo al proprio giudizio. Noi stessi rinneghiamo le nostre convinzioni nell’illusione che una perfezione sia possibile; dal giudizio e dall’egoismo traiamo il nostro sistema degli oggetti condizionato e viziato.
La trasfigurazione della coscienza ci illude di avanzare perpetuando in effetti soltanto la nostra marcia sul posto.
Che si scelga di distruggere o ricostruire la sola certezza di un individuo sarà comunque l’individuo stesso come sommatoria risultante dal prima e dal poi, dal sopra e dal sotto, dal pieno e dal vuoto. Il contesto esterno modifica l’essenza di un’identità in totale estraneità dalla coscienza. L’Io che non è più Io, diventa Tu, Egli, Lei e Loro. Ha il sapore del Tutto e l’odore del Niente nell’avanzamento forzato di un processo educativo evolutivo che non smette di rigenerarsi da macerie in macerie.