Across Asia Film Festival 2019
Torna anche quest’anno il Festival internazionale dedicato al cinema asiatico, con un’esplorazione sulla produzione del Sud est dell’Asia e dell’Estremo Oriente e, in particolare, sulla cinematografia di Taiwan e delle Filippine.
Comunicato stampa
Torna anche quest’anno il Festival internazionale dedicato al cinema asiatico, con un’esplorazione sulla produzione del
Sud est dell’Asia e dell’Estremo Oriente e, in particolare,
sulla cinematografia di Taiwan e delle Filippine.
Una settimana di appuntamenti fra proiezioni con prime nazionali, masterclass, incontri con ospiti internazionali, mostre, installazioni ed eventi speciali diffusi in tutta la città.
OPENING SABATO 14 DICEMBRE 2019 ore 21
Chiesa Monumentale di Santa Chiara, Salita di Santa Chiara
The Night of The Living Soundtracks
Una serata di sonorizzazioni di film attraverso le musiche sperimentali per ridare vita ai capolavori del cinema muto orientale. Le sonorità di Okapi e del trio di musicisti
Andrea Deidda, Federico Leonardi, Alberto Obino
comporranno una colonna sperimentale live di grande impatto.
Torna a Cagliari dal 14 al 20 dicembre 2019 “Across Asia Film Festival”, il festival internazionale del cinema incentrato sui linguaggi più innovativi della scena asiatica contemporanea per scoprire la produzione cinematografica dell’Estremo Oriente. Dopo il grande successo delle edizioni presentate a Cagliari e Roma (MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo), e l’ampliamento a livello regionale sulle città di Quartu e Sassari, quest’anno il festival presenta un programma ad ampio respiro che include numerosi momenti di formazione e un’esplorazione su diverse cinematografie e opere filmiche fuori formato, concentrandosi in particolare sulle produzioni cinematografiche di Taiwan e delle Filippine.
Con la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, “Across Asia Film Festival” è realizzato con il Patrocinio di MIBACT – Direzione generale Cinema, il contributo di Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, insieme alla collaborazione di Cineteca Sarda, ERSU, Ticonzero, Società di Santanna, Contemp0ranea – Liceo Artistico Brotzu di Quartu, Cineteca di Bologna, DiDstudio e ai media partner Taxi Drivers, Asian World e Asia Movie Pulse.
In programma una prima europea insieme a diverse prime nazionali di film - da uno sperimentale horror filippino fino alle produzioni taiwanesi più recenti e ai lavori di affermati registi filippini raramente visti in Italia - e ospiti internazionali che animeranno per una settimana il programma del festival fra masterclass, incontri, mostre, installazioni, presentazioni ed eventi interdisciplinari diffusi in diversi luoghi della città.
Fra gli ospiti speciali del festival John Torres, che presenta il suo recente lungometraggio “People Power Bombshell: The diary of Vietnam Rose”, re-edit e détournament del film perduto del regista di genere Celso Ad Castillo e la regista Shireen Seno con “The Kalampag Tracking Agency”, una selezione di film indipendenti per celebrare il centenario della nascita del cinema filippino.
All’interno del palinsesto anche un’esplorazione sui fantasmi dell’Asia – richiamo al titolo della precedente edizione – per ripercorrere la storia di un continente teatro di eventi disastrosi e guerre devastanti, come raccontano i film “Graves without a name” del cambogiano Rithy Panh e “Jinpa” di Pema Tseden, un western visionario ambientato nelle distese sconfinate degli altopiani del Tibet tra richiami antropologici e un presente da cui riemergono ferite profonde, già vincitore alla Biennale di Venezia per la migliore sceneggiatura nella sezione “Orizzonti”.
“Graves without a name”
Dal 2013 a oggi, attraverso un programma dedicato alle scene indipendenti con focus su movimenti e aree geografiche specifiche, “Across Asia Film Festival” intende mettere in luce il grande apporto del cinema asiatico in termini di sperimentazione, ricerca artistica e innovazione linguistica sul panorama mondiale. Un’occasione importante per scoprire il mondo dell’Asia attraverso le sue produzioni cinematografiche più rappresentative, andando oltre i suoi stereotipi e le sue rappresentazioni con l’obiettivo di connettere scene artistiche lontane e stimolare nuove sinergie.
Fra le tante novità dell’edizione 2019, per la prima volta, la presenza degli “Stan” con il regista kazako Emir Baigazin e il suo straordinario film “Ozen” (The River), terzo lavoro della Trilogia di Aslan che racconta l’isolamento familiare di cinque fratelli di un remoto villaggio del Kazakistan tenuti lontani dalla città e dal desiderio prometeico nei confronti del possesso dei gadget elettronici, che mette in atto la tentazione di uccidere.
“Nina Wu” di Midi Z, Taiwan
“Nina Wu” di Midi Z, Taiwan
PROGRAMMA WEEKEND 14-15 dicembre
Il programma completo è disponibile su www.acrossasiaff.org
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Film in VO con sottotitoli in italiano
SABATO 14 DICEMBRE 2019
OPENING – “The Night of the Living Soundtracks” | Chiesa Monumentale di Santa Chiara, Salita di Santa Chiara
Ogni edizione di Across Asia Film Festival invita musicisti dell’area sperimentale, del jazz, dell’improvvisazione, dell’elettronica e dell’elettroacustista a reinventare film, spesso dimenticati, dell’epoca del muto, o, per usare il termine inglese, del “cinema silenzioso”, scrivendone e interpretandone dal vivo la colonna sonora. L'edizione di quest'anno apre con l'animazione dalla Russia e la proiezione del grande maestro del cinema giapponese Yasujiro Ozu attraverso una serata di sonorizzazioni di film che ridarà vita ai capolavori del cinema muto orientale. Le sonorità di Okapi e del trio Andrea Deidda, Federico Leonardi, Alberto Obino, nella cornice sperimentale della Chiesa di Santa Chiara, comporranno infatti una colonna sperimentale live di grande impatto.
Ore 21.00 > Andrea Deidda, Federico Leonardi, Alberto Obino sonorizzano “Vanya and the crocodile” di Nataliya Dabizha (animazione), U.R.S.S., 1984, 10’
Un trio inedito di musicisti elettronici, insieme per esplorare le potenzialità del sonoro applicato all’immagine in maniera non convenzionale. Alberto Obino, Andrea Deidda e Federico Leonardi vantano il percorso di studi in musica elettronica presso il Conservatorio di musica di Cagliari, acquisendo abilità e competenze differenti l’uno dagli altri. Partecipano singolarmente a vari festival e alla realizzazione di installazioni in Sardegna e in Italia e collaborano con importanti artisti e professionalità quali danzatori, attori, registi, ecc. Con un occhio di riguardo per l’audiovisivo, in occasione di Across Asia Film Festival, faranno convergere i loro differenti mondi sonori in un unico punto di vista, per trasportare il pubblico nel fantastico mondo del film “Vanya and the crocodile”.
Ore 21.30 > Okapi sonorizza Yasujirō Ozu “I was born but”, Giappone, 1932, 95’
ØKAPI è Filippo Edgardo Paolini, producer musicale franco-italiano, sound designer e compositore. Dal 1995 Økapi ha realizzato diversi album in solo, con il duo Metaxu, con il trio Dogon e il più recente trio K-Mundi. Ha suonato per Rai e con numerosi artisti della scena sperimentale; ha suonato alla “Biennale Artisti d’Europa and Mediterraneo” e collaborato con artisti internazionali tra cui Mike Cooper, Peter Brotzmann, Mike Patton, Geoff Leigh, Matt Gustafson, Zu, Damo Suzuki, Andy EX, Kawabata Makoto, Metamkine, ecc. Ha suonato in tour con il gruppo jazzcore Zu. Nel 2009 Økapi è stato premiato (Insound award) come miglior musicista elettronico italiano. Ha composto musica per cinema, televisione, teatro e varie installazioni sitespecific. Ha inoltre curato il sound design per progetti di libri per bambini.
DOMENICA 15 DICEMBRE 2019
Ore 12.00-13.30 > “Pop Art Shots. A seminal One reel selection from Japan” | Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu
Visitabile fino al 20 dicembre 2019
Animazione e sperimentazione proseguono nella giornata di domenica 15 dicembre con "Pop Art Shots A seminal One reel selection from Japan”. Realizzato in collaborazione con il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, i Musei Civici di Cagliari e con la Fondazione Sardegna Film Commission, il progetto presenta una selezione di film sperimentali dalla pop art giapponese della durata di un reel (2 minuti) che mostra i lavori di artisti e registi giapponesi d’avanguardia tra pop art e cinema espanso per ricostruire un momento fondamentale della prolificità delle connessioni culturali tra Oriente e Occidente.
Ore 19.30-21.15 > “Nina Wu” di Midi Z, Taiwan, 2019, 103’ | ERSU, Sala Cinema Nanni Loy
Dopo otto anni di lavoro in bit-parts, l’aspirante attrice Nina Wu ottiene finalmente il suo grande momento con un ruolo da protagonista in un thriller di spionaggio ambientato negli anni Sessanta. La parte è impegnativa, anche perché richiede piena nudità e scene di sesso esplicito, ma sia l’industria che la stampa sono convinti che i risultati siano sensazionalmente buoni. Tuttavia, sull’orlo del trionfo, la determinazione psicologica di Nina comincia a crollare. Torna alla sua casa di famiglia per affrontare due crisi: l’azienda del padre è fallita e sua madre ha avuto un infarto. Sogna di riaccendere un rapporto stretto con la sua amica d’infanzia Kiki, ma è ossessionata dalle fantasie paranoiche di una donna misteriosa che la perseguita e la attacca. Mentre Nina si aggrappa ai ricordi di tempi più felici, sembra che ci sia un ricordo cruciale che lei sta reprimendo…
Ore 21.30-23.25 > “Graves without a name”, di Rithy Panh, Cambogia - Francia, 2018, 115’ | ERSU, Sala Cinema Nanni Loy
Il genocidio in Cambogia e i suoi devastanti effetti è l’oggetto dell’ultima esplorazione cinematografica di Rithy Panh attraverso lo sguardo di un ragazzo di 13 anni che ricerca, tra le tombe, la sua famiglia scomparsa. Regista di origine cambogiana, oggi di base in Francia, Rithy Panh ha dedicato la sua carriera a investigare il genocidio compiuto dai Khmer Rossi durante la Guerra Civile cambogiana e a commemorare le sue vittime.
NOVITA' E PAESI
Al centro del festival le produzioni cinematografiche di Taiwan e delle Filippine. Saranno inoltre presentati interessanti lavori provenienti dal Tibet, Cina, Giappone, Kazakistan e Cambogia.
Del cinema di Taiwan saranno presentati i lavori più recenti come il film “Nina Wu” di Midi Z, un’esplorazione lynchana sull'industria cinematografica, sulle molestie sessuali nei confronti di un’attrice, i sistemi di paranoia e di ripercussione psicologica che questi mettono in atto (presentato a Cannes nel 2019 per “Un certain Regard”). In prima nazionale sarà proiettato “The sound of Falling” della giovanissima Chien-Yu Lin, un film impressionistico (presentato a Clermont-Ferrand) che ritrae la perdita della libertà e lo sbiadimento della vita dovuto a una decisione presa da un frutticoltore nei suoi giorni ordinari.
“Ten Years Taiwan”, terzo episodio della serie internazionale “Ten Years” già prodotta in Thailandia e Giappone, riflette invece sul futuro di Taiwan attraverso lo sguardo caleidoscopico di cinque registi diversi in stile e visione che raccontano i problemi sociali dei diversi strati della società taiwanese.
Quest’anno il festival celebrerà il centenario della nascita del cinema filippino attraverso un’importante retrospettiva grazie a “The Kalampag Tracking Agency” - a cura di Shireen Seno, ospite del festival, e di Merv Espina - che presenta una selezione di film indipendenti e sperimentali che hanno fatto conoscere le nuove produzioni cinematografiche delle Filippine nel mondo: lavori seminali raramente visti in Italia di affermati registi come Raya Martin, il fumettista e animatore, Rox Lee, figura di culto della scena filippina, Miko Revereza e in particolare John Torres che sarà presente al festival per presentare il suo recente lungometraggio “People Power Bombshell: The diary of Vietnam Rose”, re-edit e détournament del film perduto del regista di genere Celso Ad Castillo.
In un viaggio dai caposaldi del cinema degli anni ‘70 di maestri, sarà inoltrato proiettato “Manila in the Claws of the Lights”, il capolavoro di Lino Brocka nella versione restaurata nel 2013 da The World Cinema Foundation e The Film Development Council of the Philippines presso la Fondazione Cineteca di Bologna/L’Immagine Ritrovata, in collaborazione con LVN, Cinema Artists Philippines e Mike de Leon. Il restauro è stato supportato da Doha Film Institute.
Nella serata di venerdì 20 novembre, Shireen Seno presenterà inoltre “Shotgung Tuding”, uno dei suoi cortometraggi più recenti.
Nuovissimi volti di registi emergenti: Timmy Harn e Francis Guillermo rispettivamente con “Dog Days” in prima nazionale e “Belief as the Light in Darkness”, un horror filippino in prima europea.