A close-up su Pop Surrealism e Urban Art

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MIOMAO
Via Podiani 19, Perugia, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 15 alle 19

Vernissage
19/05/2012

ore 18.30

Artisti
Gary Baseman, Mijn Schatje, Diavù David Vecchiato, Glenn Barr, Tiffany Liu, Jana Brike, Edward Robin Coronel, Dan Barry, Gary Taxali, Paul Barnes, Naoshi, Jeremyville
Curatori
David Vecchiato, Serena Melandri
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

Proseguendo l’esperienza di collaborazione con giovani gallerie attente alle tendenze artistiche più vitali della scena contemporanea internazionale, la Galleria Miomao di Perugia apre le porte al progetto transpop della MondoPOP Gallerydi Roma: una rassegna di opere trasgressive, trasversali, transanazionali che sintetizzano la linea di ricerca della galleria romana nel campo della Urbane Pop Surrealist Art.

Comunicato stampa

Proseguendo l'esperienza di collaborazione con giovani gallerie attente alle tendenze artistiche più vitali della scena contemporanea internazionale, la Galleria Miomao di Perugia apre le porte al progetto transpop della MondoPOP Gallerydi Roma: una rassegna di opere trasgressive, trasversali, transanazionali che sintetizzano la linea di ricerca della galleria romana nel campo della Urbane Pop Surrealist Art.

L’arte come rifugio, come divertissement, come decorazione. L'arte come ficcante traccia urbana, come estenuazione surreale, come feticcio neo-pop. L'arte come mix di generi e codici, come contaminazione di disegno e pittura, come innesto di racconto e icona.

A interpretare la ricerca della MondoPOP Gallery sono convocati i massimi artisti internazionali dell'attuale scena Urban e Pop Surrealism: Glenn Barr, poliedrico protagonista dell'ambiente underground di Detroit; l'indo-canadese Gary Taxali, con la grafica spregiudicata e irriverente di pupazzi-icona ormai noti in tutto il mondo; la lituana Jana Brike, con le atmosfere di glaciale e sospesa sensualità del suo pantheon infantile; Charles Krafft, con la riedizione in porcellana di Delft di disturbanti oggetti della memoria. E ancora: Gary Baseman, star di un pop affollato di icone molli, riportate dall'identità di plastica a un'ambigua, disturbante carnalità; David Vecchiato akaDiavù, con la sua ossessiva ricerca di un'umanità vera e primordiale; Dan Barry, con 'combines' poetici e ironici; lo scozzese Paul Barnes eTiffany Liu,con le allegorie folk e miniaturistiche di un'arcadia poeticissima; Edward Robin Coronel, che traghetta in polveri di stelle immagini microscopiche di un'infanzia vista attraverso bolle di sapone; Mijn Shatie con la malinconia da carta da parati delle sue protagoniste femminili, campite su fondi di ricercata bidimensionalità; l'inglese Jon Burgeman, con i suoi tag post-dubuffet; Boris Oppek, con i suoi feticci wall.

Ma pop significa reinvenzione di forma e forme, oltre le rigide divisioni di generi e arti. La mostra presenterà quindi anche oggetti e mirabiliadel pop firmati da grandi nomi, dal tedesco Jim Avignonalla giapponese Naoshi all'australiano Jeremyville: vinili e skate desks customizzati; taglieri/manifesto; serigrafie d'autore.

Il poliedrico curatore e artista David Vecchiato (in arte Diavù), ormai noto al pubblico perugino dell'arte, sarà nei mesi seguenti ospite, con un personalissimo progetto wall painting, di Comma, Art City Project, festival di Urban Art promosso dalla città di Perugia che inaugura quest'anno la seconda edizione.