4 Padovani – 1 Torinese

Informazioni Evento

Luogo
MAURER ZILIOLI - CONTEMPORARY ARTS
Via Trieste 42b, Brescia, Italia
Date
Dal al

Merc. – Sab. 15.30 – 19.30
Su appuntamento

Vernissage
09/06/2012

ore 18.30

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Se dedichiamo quest’ultima mostra prima della chiusura estiva al gioiello italiano contem-poraneo di ricerca artistica vogliamo nuovamente dimostrare che il tema appartiene ormai indubbiamente al panorama internazionale delle arti.

Comunicato stampa

Giampaolo Babetto, Bruno Martinazzi,
Renzo Pasquale, Graziano Visintin, Annamaria Zanella

9 – 30 Giugno 2012
Inaugurazione: Sabato, 9 Giugno, ore 18.30

Se dedichiamo quest’ultima mostra prima della chiusura estiva al gioiello italiano contem-poraneo di ricerca artistica vogliamo nuovamente dimostrare che il tema appartiene ormai indubbiamente al panorama internazionale delle arti. Ai profani di questa ricerca può apparire che l’Italia non partecipi al discorso vivace, ricco di diversi aspetti e posizioni in tutto il mondo. Con la nostra selezione possiamo illustrare il contrario. I nostri autori appartengono allo stretto cerchio dei celebri protagonisti del settore che definiscono la risposta italiana e un contributo di fondamentale importanza.
Il percorso artistico di Babetto, Pasquale, Visintin e Zanella iniziò sulle tracce del Maestro Mario Pinton al noto Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova dove regna tutt’ora il suo spirito

che alimenta la creazione del gioiello d’arte tra lo studio della geometria concreta e la trasformazione della forma nello spazio. Anche la storia dell’arte cinetica e programmata giocava un ruolo chiave. Da allora, dopo gli anni sessanta e settanta, ognuno dei nostri protagonisti ha scelto la sua strada individuale sempre radicata nella particolare atmosfera che li unisce, chiamata tante volte la “Scuola di Padova”, che, in verità, dipende da personaggi singoli che la coltivano, la fanno crescere e la esportano in tutto il mondo. Tra i più noti, appunto, Babetto, Pasquale, Visintin e Zanella che trasformano la nostra mostra in un affascinante viaggio tra le posizioni più significative ed emozionanti nel gioiello d’arte contemporaneo. Giampaolo Babetto opera tra oreficeria, argenteria e design d’arredo, sviluppando un linguaggio estetico basato su pochi elementi di carattere geometrico che gli permette nello stesso tempo la loro irritazione e la loro interpretazione drammatica. Renzo Pasquale, anch’esso fedele al messaggio originale padovano della formula geometrica, si distingue per la sua straordinaria applicazione delle pietre, in cui cattura l’anima del tempo, la trasparenza dello spazio, la poesia del pensiero. Graziano Visintin combina l’oro con il gesto pittorico trasformando la superficie preziosa in un campo per interventi informali, manipolando con niello e pigmenti la brillante nobiltà della materia e moltiplicandone così la sua “raison de vivre”. Annamaria Zanella ha abbandonato ogni idea di classicità, scoprendo e rivelando la magia della materia povera classificandola lussuosa. Solo un tale gioiello artistico può possedere questa trasgressività e mettere in discussione e in dialogo i parametri del discorso tra gioiello profano e arte.

Il nostro elenco sarà completato dalla presenza del Grandseigneur nel gioiello d’arte contemporaneo in Italia: Bruno Martinazzi, giovane ottantottenne, Torinese e illustre solitario nel paesaggio italico, scultore, orafo, autore di un complesso percorso artistico-filosofico. Le sue opere – sempre ispirate dal profondo studio di scrittori storici e antichi filosofi – mirano ad esprimere la ricerca eterna dell’uomo per rendere visibile l’invisibile – l’idea, la verità, la creazione, la bellezza.

La mostra include delicatissimi disegni e oggetti in ceramica.