1401-2001 Profilo storico dell’architettura dell’occidente
Verrà presentato il volume di Gianfranco Spagnesi, 1401-2001 Profilo storico dell’architettura dell’occidente, sintesi critica emozionante del percorso dell’architettura dall’Umanesimo fino al XX secolo.
Comunicato stampa
Martedì 29 ottobre, alle 17.30, verrà presentato il volume di Gianfranco Spagnesi, 1401-2001 Profilo storico dell'architettura dell'occidente, sintesi critica emozionante del percorso dell'architettura dall'Umanesimo fino al XX secolo.
Oggetto di questa riflessione è l'area culturale dell'Occidente, per conoscere le radici della sua attuale contemporaneità, ricostruendone l'identità in vista dell'inevitabile confronto con le importanti culture delle altre aree geografiche. Le singole architetture e le diverse intenzionalità figurative del loro progetto vengono presentate all'interno del proprio momento storico complessivo, rifiutando sempre le classificazioni stilistiche e le interpretazioni psico-sociologiche. Una storia intesa come la più possibile e completa ricostruzione degli avvenimenti che hanno concorso alla formazione e alla realizzazione, o trasformazione nel tempo, dei diversi organismi architettonici.
Solo uno studioso abituato a concepire l'architettura nel suo contesto storico poteva tentare una sintesi di tal genere.
Gianfranco Spagnesi è professore emerito dell'Università Sapienza di Roma. È stato presidente del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della Sapienza Università di Roma (1993-1999). Tra le sue opere più importanti ci sono le monografie: Giovanni Antonio De Rossi architetto romano (1964), L'Aquila. Problemi di forma e storia della città (1972), L'edilizia romana nella seconda metà del XIX secolo (1974), L'Architettura a Roma al tempo di Pio IX (1976), Il centro storico di Roma. Il rione Campo Marzio (1979), Il Palazzo de Majo e l'architettura barocca a Chieti (1981), La Piazza del Quirinale e le antiche scuderie papali (1990), Il quartiere e il Corso del Rinascimento (1994), Alessandro Specchi e l'alternativa al borrominismo (1997), Progetto e architettura del linguaggio classico, xv-xvi secolo (1998), Roma: la basilica di San Pietro, il borgo e la città (2003), Dalla casa di Raffaello al Palazzo dei Convertendi (2010).
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L'ACCADEMIA NAZIONALE
DI SAN LUCA
"L'Accademia Nazionale di San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura, di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendoli nel Corpo accademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la promozione delle arti e dell’architettura italiane." [Statuto 2005, art.1]
Il primo degli Statuti, voluto da Federico Zuccari, risale al 1593 e nel corso del Seicento, l'Accademia ha assunto come simbolo l'immagine di San Luca evangelista, pittore e protettore degli artisti.
Dal 1705 l'Accademia adotta come proprio emblema un triangolo equilatero, costituito da pennello, stecca e compasso, per esprimere la pari dignità ed unità delle tre arti: pittura, scultura ed architettura, sotto l'egida del disegno, come ribadito dal motto oraziano "aequa potestas" che lo accompagna. Nei secoli l'emblema accademico, pur sostanzialmente invariato, assume forme diverse fino alla trasformazione, nel 1934, con l'adozione di un medaglione con l'immagine di San Luca che dipinge, ancora oggi simbolo dell'istituzione accademica al pari del triangolo equilatero.
Il corpo accademico è articolato secondo le tre classi di pittura, scultura ed architettura ed è costituito complessivamente da novanta Accademici Nazionali, trenta Accademici Stranieri, trentasei Accademici Cultori, ventiquattro Accademici Benemeriti.
L'Accademia di San Luca, assunto il titolo di Insigne e Pontificia nel XIX secolo, diventa dal 1872 Accademia Reale e, dal 1948, Nazionale.
Seguendo la tradizione dell'Accademia, in base a quanto ribadito anche dagli ultimi statuti, l'Istituzione promuove diverse attività culturali finalizzate alla valorizzazione delle belle arti. Nell'ambito di tali iniziative vengono curati la pubblicazione di volumi relativi all'Accademia e alla sua storia e l'allestimento di mostre negli spazi espositivi. Le opere delle collezioni accademiche (dipinti, sculture, disegni ed altro) sono restaurate e concesse in prestito in occasione di mostre nazionali ed internazionali.
Le sale accademiche sono utilizzate anche per la presentazione di libri e per lo svolgimento di conferenze e convegni. Particolare attenzione viene rivolta dall'Accademia ai giovani artisti e ai giovani studiosi mediante il conferimento di premi e borse di studio.
L'Accademia pubblica un Annuario e, ogni sei mesi, un Notiziario nel quale vengono sinteticamente illustrate le attività più recenti o di prossima realizzazione.