Fruit cambia sede e format. Palazzo Isolani a Bologna e forma diffusa per l’editoria d’arte

Dopo 5 anni di fila, Palazzo Re Enzo non ospita più la fiera bolognese di editoria d’arte indipendente. Nuova sede in piazza S. Stefano e format diffuso in più spazi cittadini, come la Sala Borsa con un progetto di Cosimo Veneziano

Dopo l’annuncio della nomina di Simone Menegoi nel ruolo del nuovo direttore di Arte Fiera che andrà a sostituire Angela Vettese dopo soli due anni di direzione, un’altra notizia va ad animare la placida estate bolognese: Palazzo Re Enzo non accoglierà la settima edizione di Fruit Exhibition, in programma dall’1 al 3 febbraio 2019. La fiera specializzata in graphic design ed editoria creativa, che raccoglie pubblicazioni cartacee e digitali indipendenti, tra cui libri d’artista, cataloghi, periodici e zines e da due edizioni si svolge in concomitanza con Arte Fiera, dopo cinque anni consecutivi dovrà abbandonare la prestigiosa e storica location in piazza Maggiore perché non più disponibile.

LE RAGIONI 

Palazzo Re Enzo è di proprietà del Comune di Bologna ma è gestito da un privato, Bologna Welcome, che normalmente affitta lo spazio a tariffe molto alte, accessibili solo a grandi aziende o grandi istituzioni come l’Università, ad esempio”, spiega ad Artribune Anna Ferraro, Fruit project manager. “Tra Bologna Welcome e il Comune di Bologna esiste una convenzione che prevede un numero “x” di giornate di utilizzo con canone molto agevolato e in queste giornate in tutti questi anni si sono inseriti vari eventi culturali, dallo storico Netmage, a Robot, Artelibro e anche Fruit. Purtroppo nei vari rinnovi della convenzione, il numero di queste giornate si è andato riducendo fino a solo 12 giornate all’anno, di conseguenza per il 2019 Fruit è rimasto escluso.Purtroppo la comunicazione di questo cambiamento è arrivata a fine maggio quindi ci siamo precipitati sulla soluzione che ad oggi ancora ci sembra la scelta migliore ovvero Palazzo Isolani”.

LA NUOVA SEDE

Così, dopo l’annuncio inaspettato, l’Associazione Crudo, che organizza l’evento in concomitanza con Arte Fiera, ha scelto questa nuova location che si affaccia sulla suggestiva piazza Santo Stefano, nota per le sue Sette Chiese. “Palazzo Isolani appartiene a un privato e quindi la trattativa è stata molto rapida e senza tanti passaggi”, continua Ferraro. “È un palazzo bellissimo in piazza Santo Stefano, già utilizzato per altri eventi cittadini. Essendo grande circa la metà rispetto a Palazzo Re Enzo, probabilmente accoglieremo la metà degli espositori rispetto all’anno scorso (una cinquantina) e dislocheremo più attività in altri spazi”. L’altra novità della manifestazione – con un focus quest’anno dedicato allo humor, come omaggio alla capacità di sorridere degli imprevisti e dei piccoli e grandi paradossi della vita quotidiana – riguarderà, infatti, il format che diventerà diffuso e vedrà coinvolti più spazi cittadini, anche inediti. Come la Sala Borsa, teatro della prima edizione del progetto Cronòtopo, la narrazione della biblioteca attraverso l’arte, che consiste in uno o più interventi artistici site specific sulla biblioteca bolognese. “Per il momento ti posso anticipare una mostra in Sala Borsa dell’artista Cosimo Veneziano frutto di una residenza artistica che inaugura quest’anno e che comunicheremo in questi prossimi giorni”, conclude Ferraro. “Per il resto, nulla di confermato e comunque ci piacerebbe sapere prima qualcosa di più delle scelte organizzative di questa nuova Arte Fiera”.

– Claudia Giraud

www.fruitexhibition.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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