Dopo 15 anni un festival africano di fotografia si trasforma in una biennale
Stiamo parlando di LagosPhoto che, per il suo debutto biennale, riunisce artisti provenienti da tutta l'Africa e dalla sua diaspora, presentati in quattro sedi storiche a Lagos e, per la prima volta, a Ibadan - la seconda città della Nigeria per popolazione
Da 15 anni c’è in Nigeria un festival di fotografia internazionale che è diventato un punto di riferimento per tutta l’Africa e non solo. Si tratta del LagosPhotoche, per celebrare questo importante traguardo, ha deciso di alzare il livello di qualità e trasformarsi in appuntamento biennale per offrire delle proposte artistiche di maggiore spessore e cura. L’ideazione è sempre dell’African Artists’ Foundation (AAF)– uno spazio artistico decentralizzato, polivalente e metamorfico dai valori comunitari pan-africani – che annuncia, così, la prima edizione della LagosPhoto Biennial, in programma dal 25 ottobre al 29 novembre 2025, sotto il tema Incarcerazione.
1 / 13
2 / 13
3 / 13
4 / 13
5 / 13
6 / 13
7 / 13
8 / 13
9 / 13
10 / 13
11 / 13
12 / 13
13 / 13
Il nuovo format biennale del festival LagosPhoto in Nigeria
“Il format biennale nasce dal desiderio di creare un ritmo più lento e dedicare più tempo allo sviluppo di ogni mostra”, spiega ad Artribune Courage Dzidula Kpodo, curatore principale della LagosPhoto Biennial 2025. “È stato un modo per noi di dare seguito ai 15 anni di storia del festival, che ha saputo creare mostre riflessive e significative che mettono in discussione i presupposti più radicati sulla fotografia, con Lagos al centro di questo dibattito critico. Il passaggio a una biennale ci ha permesso di rallentare e di dare il tempo di elaborare criticamente ogni campo tematico di indagine per le edizioni successive della biennale, che solitamente trae ispirazione dall’inaugurazione di ogni mostra. Nell’ambito di questo nuovo cambiamento, stiamo anche sviluppando relazioni di programmazione con vari enti (editori, gallerie e musei) che si estendono oltre l’evento inaugurale. Molti di questi programmi supportano i nostri piani di coinvolgimento del pubblico, che includono sessioni di formazione e workshop per la comunità giovane e creativa di Lagos e dintorni”.

La prima edizione della LagosPhoto Biennial 2025
Questa prima edizione della LagosPhoto Biennial esplora il tema dell’incarcerazione attraverso progetti personali, collaborazioni, mostre istituzionali, proiezioni e conferenze. Le opere spaziano dalla fotografia, al cinema, al suono, all’installazione e agli archivi, utilizzando forme sia tradizionali che sperimentali per interrogarsi su come le immagini possano esporre, resistere e reinventare i sistemi di confinamento. Per fare qualche esempio: la serie woven di Ayobami Ogungbe riflette sulle trame emotive dello sradicamento, mentre Geremew Tigabu restituisce paesaggi spettrali, plasmati dal conflitto e dalle sue conseguenze.

Le sedi della LagosPhoto Biennial in Nigeria
Il programma riunisce artisti provenienti da tutta l’Africa e dalla sua diaspora, presentati in quattro sedi storiche a Lagos e, per la prima volta, a Ibadan – la seconda città della Nigeria per popolazione, e la capitale dello stato di Oyo -, tra cui Freedom Park, il Federal Palace Complex e il New Culture Studio. “Questo formato ci permette anche di realizzare mostre più radicate, collaborando e attivando vari spazi extra-canonici all’interno e all’esterno di Lagos, in Nigeria”, continua il curatore. “In questo modo, la biennale spera di attivare spazi che abbiano un impulso culturale e che possano dialogare con le opere che ospitano. Questo è stato parte della missione dell’African Artists’ Foundation fin dall’inizio (con diverse attivazioni di mostre in spazi pubblici), e questo formato ci offre lo spazio e il tempo per svilupparlo ulteriormente nei prossimi anni”.
Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati