Palio di Siena 2025. Il drappellone di Francesco De Grandi vinto dal Valdimontone: la sintesi tra video e foto

La presentazione del drappellone d’artista, una sintesi dei momenti salienti e alcune riflessioni, al margine del Palio di Siena dell’agosto 2025. Protagonista il pittore Francesco De Grandi. Trionfa la contrada di Valdimontone. Contenuti multimediali in collaborazione con Canale 3, Comune di Siena, Consorzio Tutela Palio

È una Madonna dal volto consapevole e dallo stile contemporaneo quella che ha incarnato il Palio d’agosto del 2025. Una fanciulla d’oggi vestita a festa, felice di incontrare il Padre nel giorno dell’assunzione. Sotto, una scena separata ma simbolicamente e cromaticamente connessa: la galoppata celeste di una compagine di cavalieri, in groppa ai loro barberi, è un’immagine dionisiaca, sospesa tra mitologia e lirismo fantasy. Lucenti come stelle di un firmamento immaginario, i fantini a cavallo avanzano impetuosi in picchiata verso Siena: sullo sfondo la città è un’apparizione aurea, un miraggio, un luogo ideale. Un terzo segmento accoglie gli stemmi delle contrade, finemente e fedelmente riprodotti, in un intarsio di passamanerie dorate e tessuto damascato.

palio di siena 16 agosto 2025 i contradaioli in festa conquistano il drappellone ph giulia brogi Palio di Siena 2025. Il drappellone di Francesco De Grandi vinto dal Valdimontone: la sintesi tra video e foto
Palio di Siena, 16 agosto 2025, i contradaioli in festa conquistano il drappellone. Ph. Giulia Brogi

Francesco de Grandi, un pittore siciliano per il drappellone

Questa magica collisione fra tradizione e attualità, sacro e profano, cristianesimo e paganesimo, pervade il drappellone del palermitano Francesco De Grandi, classe 1968, tra i pittori italiani contemporanei più stimati dalla critica, quest’anno protagonista del Palio di Siena nell’edizione dedicata alla Madonna dell’Assunta, quella che ogni anno vede in lizza, per il prestigioso incarico, una rosa di artisti internazionali (per il palio di luglio, intitolato alla Madonna di Provenzano, viene invece scelto un artista senese).
Presentato il 10 agosto scorso nel Cortile del Podestà (o “Entrone”) del sontuoso Palazzo Pubblico, in Piazza del Campo, con una lettura critica di Helga Marsala (contributor di Artribune) e un commento dell’artista, preceduti.dal discorso di rito del Sindaco Nicoletta Fabio, il drappellone è adesso trofeo del Valdimontone, che ha trionfato questa sera, 16 agosto, grazie alle prodezze del fantino Giuseppe Zedde detto “Gingillo”. L’ultima vittoria della Contrada risaliva all’agosto del 2012.

Prima di De Grandi, nel corso del ‘900, altri quattro siciliani avevano realizzato il mitico “cencio” conteso dalle contrade: Renato Guttuso nel 1971, per l’edizione vinta dalla Contrada della Giraffa, Bruno Caruso nel 1984, con la vittoria dal Nicchio, poi Salvatore Fiume nell’86, Palio vinto proprio dal Valdimontone, e infine Salvo, nel ‘98, quando a trionfare fu la Contrada dell’Oca. Nomi che si sommano – solo per restate tra il secolo scorso e gli anni Duemila – a importanti protagonisti del contemporaneo come Sandro Chia, Jim Dine, Gianmarco Montesano, Loris Cecchini, Francesco Clemente, Mario Ceroli, Eugenia Vanni, Botero, Luigi Ontani, Francesco Carone, Emilio Tadini, Mimmo Paladino


I momenti salienti del Palio d’agosto 2025


Attraverso alcuni scatti e due contenuti video concessi da Canale 3 Toscana, con il montaggio di Giuseppe Grosso, documentiamo qui il momento solenne della presentazione alla città, annunciato dal suono magico delle chiarine, e una sintesi delle successive fasi salienti: la benedizione del drappellone da parte dall’Arcivescovo Paolo Lojudice, in Cattedrale, dove confluisce il Corteo dei Ceri e dei Censi prima che inizi la “carriera”; la corsa finale con la telecronaca di Franco Masoni, voce storica del Palio, e il pathos della vittoria; l’esultanza dei contradaioli che afferrano con foga il loro trofeo, nelle immagini inedite di Giulia Brogi; e infine il momento di giubilo, ancora in Cattedrale, con il popolo che intona il Te Deum e festeggia il fantino vincitore. 


Il drappellone del Palio di Siena. Un’immagine per il popolo

Concepito da un artista, benedetto dall’autorità religiosa, afferrato e sventolato dai contradaioli vittoriosi, il drappellone è oggetto della contesa e del desiderio, chiave di questo unicum che è il Palio di Siena: un rito antico e immutato, ma anche sostanza simbolica di cui è fatta la vita della “polis” con il suo sistema sociale, etico, culturale”, racconta Helga Marsala. “Ed è incredibile – continua – come quest’immagine mantenga la propria natura misteriosa, il cui statuto sfugge continuamente alle categorie: al centro di un rito cristiano che ha radici tra giochi medievali e culti pagani, è reliquia e rappresentazione religiosa, ma anche meta di una corsa terrena e selvaggia, e ancora manufatto artistico ed elemento identitario per la comunità. Il sacro “cencio”, con la sua complessa liturgia, non si lascia definire e non assomiglia a nient’altro. Se oggi le immagini sono merce di consumo senza peso e le opere d’arte strumento d’intrattenimento o di riflessione intellettuale, stupisce la potenza di questa strana entità multiforme, ogni anno attesa, discussa, ammirata o criticata dalla cittadinanza, quindi concupita, venerata, posseduta con passione. Leggerne la qualità artistica, le scelte iconografiche e di stile, è un compito necessario, ma è altrove che il Palio vive e che compie la sua missione, il suo destino“.

In questo stesso spazio di unicità va inquadrata la genesi del drappellone, per un artista un’esperienza che va oltre le dinamiche consuete dei circuiti e dei processi dell’arte: “Non si tratta – spiega Francesco De Grandi – di un’opera destinata a una galleria o a un museo, ma di un oggetto rituale che viene esposto e vissuto in una piazza, davanti a migliaia di persone. Questo cambia radicalmente il modo di concepirlo: non è una forma d’arte che viene pensata per essere contemplata in silenzio, ma un’immagine che deve parlare con forza, trasmettere un’energia collettiva, essere vissuta“.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più