L’artista Ben Quilty raccoglie milioni di dollari per aiutare il popolo afgano

La campagna, partita da 30.000 dollari di obiettivo iniziale, ha racconlto in una settimana 4,6 milioni di dollari australiani. For Afghanistan è l'operazione promossa dall'artista Ben Quilty. Una dimostrazione di solidarietà in una situazione delicata e dalle prospettive incerte.

L’artista australiano Ben Quilty (1973, Sydney) ha raccolto più di 4,6 milioni di dollari australiani (3,4 milioni di dollari americani) per l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati per supportare il popolo afgano. L’amore per il Medio Oriente viene da una storia personale: Quilty è stato infatti ingaggiato nel 2011 come artista di guerra ufficiale dell’Australia in Afghanistan e incaricato di raccontare la vita dei soldati australiani nelle città afgane di Kabul, Kandahar e Tarin Kot, e nella base aerea di Al Minhad negli Emirati Arabi Uniti. Quest’esperienza lo ha portato a maturare una particolare sensibilità verso la delicata situazione internazionale che dallo scorso mese sta sconvolgendo il mondo. 

FOR AFGHANISTAN: GLI OBBIETTIVI

L’obbiettivo di For Afghanistan è usare il ricavato per acquistare “teloni, set da cucina, coperte, cibo, riparo, acqua, kit sanitari, contanti, cliniche sanitarie mobili, assistenza psicologica e capacità diplomatiche da utilizzare su un nuovo governo non provato e pericoloso”. Mike Cannon-Brookes e Scott Farquhar, co-fondatori della società di software Atlassian che ha dato i natali a Trello, hanno promesso di devolvere 1 milione di dollari qualora l’artista fosse riuscito a raccoglierne altrettanti con il contributo di altri donatori. Di conseguenza si è scatenata una cordata di solidarietà, che ha coinvolto anche il mondo della cultura, e Karen Wilson, che ha creato la Fondazione Wilson con il marito finanziere Geoff, ha rilanciato promettendo un ulteriore milione di dollari, portando una campagna nata con l’intento di raccogliere 30.000 dollari ad una cifra astronomica.
La causa di Quilty è stata inoltre condivisa e sostenuta dalla comunità artistica e dai filantropi dell’industria tecnologica e finanziaria. Il regista Angus McDonald ha ad esempio messo all’asta alcune opere in favore del crowdfunding, raccogliendo 62.000 dollari per il dipinto di Mariam Veiszadeh, un’attivista australiana afgana che si batte contro l’islamofobia. L’opera è stata nominata per il Premio Archibald nel 2019 E il romanziere Richard Flannigan, vincitore del Booker Prize nel 2014 per il romanzo The Narrow Road to the Deep North, ha messo da parte sua all’asta una copia rilegata in pelle di capra del romanzo. 

CHI È BEN QUILTY 

Ben Quilty è un artista figurativo. Nelle sue opere affronta i temi i della virilità, dell’identità nazionale e della mortalità, attraverso ritratti, dipinti di paesaggio e nature morte. Il suo è uno stile espressionista, portentoso, cromaticamente carico di toni caldi; la pennellata è decisa e corsiva, tagliente e animata da angolazioni a 360 gradi. Frutto delle tre settimane vissute a contatto con la guerra, una serie di ritratti su larga scala si focalizzano sui corpi scattanti e l’imponenza fisica dei soldati, allo stesso tempo fanno emergere i traumi, le scosse emotive e le conseguenze psicologiche, effetti collaterali del servizio militare, soprattutto quello prestato in un’area così tragicamente complessa, martoriata, testimone di sofferenze difficili anche da immaginare.

-Giorgia Basili

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Giorgia Basili

Giorgia Basili

Giorgia Basili (Roma, 1992) è laureata in Scienze dei Beni Culturali con una tesi sulla Satira della Pittura di Salvator Rosa, che si snoda su un triplice interesse: letterario, artistico e iconologico. Si è spe-cializzata in Storia dell'Arte alla Sapienza…

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