Negli anni Cinquanta, sulla scia di Elvis Presley i ragazzi ostentavano ciuffi a banana dall’aspetto scultoreo. Negli anni Sessanta, gli hippie introdussero i capelli lunghi e si fecero strada le acconciature proprie della comunità nera. E poi, negli anni a venire, abbiamo avuto creste punk e dreadlocks da rasta, solo per citare due tendenze d’esempio.
Tutto il Novecento, almeno, è denso di casi in cui un’acconciatura ha rappresentato molto più di una moda: spesso è stata una vera e propria affermazione di identità, di appartenenza a un gruppo ben definito; a volte, persino, un atto di aperta ribellione all’ordine sociale.
Si pùo attraversare la storia del gusto nel Novecento attraverso… i capelli? La risposta la fornisce un divertente, e illuminante, documentario intitolato Un Diavolo per capello – I re dell’hairstyle, in onda su Sky Arte il prossimo venerdì 17 agosto, alle ore 19:15.
Coinvolgendo testimoni dei movimenti culturali che si sono succeduti nel Ventesimo secolo, interrogando chi ha optato per un taglio di capelli non esattamente “comune”, il documentario promette di “districare” più di un secolo di acconciature e mode, svelandone finalmente l’importante significato sociale.
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