L’olio d’oliva come simbolo del Mediterraneo. La mostra al Museo archeologico Nazionale della Sibaritide
Il percorso immersivo ed esperienziale "Linfa: essenze dalla terra" celebra la cultura millenaria dell'olio d'oliva unendo manufatti rari e contenuti multimediali a un programma di incontri dal vivo, laboratori e masterclass

Celebrare l’olio d’oliva come simbolo millenario del Mediterraneo: questo il cuore del progetto che, per l’estate, animerà il Museo archeologico Nazionale della Sibaritide. L’iniziativa, organizzata dai Parchi Archeologici di Crotone e Sibari e dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, propone un percorso immersivo e multisensoriale sulle tracce di tradizioni alimentari, ma anche sacre ed economiche, che dall’antichità arrivano fino ai giorni nostri.
“LINFA: essenze dalla terra” celebra la cultura dell’olio d’oliva
La mostra LINFA: essenze dalla terra va quindi a integrare aspetti di archeologia, mitologia e cultura culinaria. Suddiviso in sette sezioni e sei aree tematiche, il percorso si dipana nel Museo della Sibaritide, posto nelle immediate vicinanze della vasta area archeologica di Sibari-Thurii-Copia, partendo dalla Protostoria per poi dipanarsi attraverso i secoli raccontando l’evoluzione dell’uso dell’olio d’oliva fin dal mondo greco-romano con torchi, strigili, balsami, lucerne e anfore rare (come quella Panatenaica da Metaponto, che conteneva l’olio degli uliveti sacri ad Atena). Tutti questi manufatti illustrano gli usi quotidiani, economici, sportivi e sacri dell’olio: non parliamo infatti solamente di un alimento utile per cucinare e prezioso per la salute, ma anche della base di unguenti e profumi, di un combustibile per l’illuminazione, di un simbolo di forza e virilità, e di un elemento sacro nei riti religiosi e funebri.
Far dialogare l’archeologia con il presente e il territorio
“Con LINFA abbiamo voluto restituire centralità a un simbolo del Mediterraneo e dell’identità della Magna Grecia”, ha sottolineato il direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, Filippo Demma. “Proseguiamo nel solco della nostra missione, ispirata dalla convinzione che l’archeologia debba dialogare con il presente, con il territorio, con chi lo abita. Per questo la mostra intreccia reperti, esperienze sensoriali, narrazioni contemporanee. È un percorso pensato per tutti”. La mostra riportare alla ribalta sì reperti archeologici e tradizioni contadine, ma li mette anche in dialogo con contenuti fotografici, video, tecnologie digitali ed è accessibile alle persone con disabilità.
Gli appuntamenti dal vivo di “LINFA” e Vinitaly
La mostra, aperta dal 14 giugno, sarà affiancata da un denso programma di show cooking, degustazioni e lezioni sugli oli calabresi – con tanto di masterclass curate dagli esperti dell’Elaioteca Regionale – e ancora incontri, visite guidate e laboratori. Lo stesso contesto del Museo archeologico Nazionale della Sibaritide, dopotutto, produce e vende olio prodotto dai propri terreni, in una partnership pubblico-privata tra l’Impresa Sociale Catasta e il Consorzio Aion. La programmazione terrà conto anche della seconda edizione di Vinitaly and The City (dal 18 al 20 luglio 2025), e andrà a celebrare il connubio tra vino e olio in ottica di valorizzazione territoriale.
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Giulia Giaume
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