13 mostre di fotografia in due sedi storiche a Bergamo Alta. Il programma di Fotografica Bergamo Festival 

“Coraggiosi si diventa” è il tema della quinta edizione della rassegna biennale di fotografia nazionale e internazionale di Bergamo Alta. Un invito a riflettere sulla condizione umana e sulla società

È Coraggiosi si diventa il tema del Fotografica Bergamo Festival 2025: la quinta edizione della rassegna biennale – promossa dall’Associazione Fotografica APS in collaborazione con il Comune di Bergamo – porta dal 2016 a Bergamo nomi rilevanti della scena fotografica nazionale e internazionale. Tredici le mostre in programma, e poi incontri, talk, letture portfolio, workshop e ospiti daranno vita all’edizione 2025 del Festival, che dall’11 ottobre al 9 novembre animerà due sedi storiche di Città Alta: il Monastero del Carmine, bene culturale pubblico di grande interesse storico e artistico e dal 1996 sede del TTB Teatro tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche; e l’Ex Ateneo, spazio storico e culturalmente attivo situato sopra il Fontanone visconteo dietro Piazza del Duomo.

Il tema di Fotografica Bergamo Festival 2025

Il tema di quest’anno invita a riflettere sulla condizione umana, sulla società, sull’ambiente, grazie agli sguardi di artisti come Forough Alaei, Silvia Alessi, Todd Antony, Peter Caton, Roselena Ramistella, Francesco Roncoli, Nicolò Filippo Rosso, Fabrizio Spucches, Brent Stirton, Valentina Tamborra e Laura Leonelli, curatrice della mostra Love you always. Completano il programma Anya Tsaruk e Yingying Gao, vincitrici rispettivamente nelle categorie Photography e AI Photography della prima open call internazionale del Festival. La manifestazione è concepita come una narrazione corale che, attraverso la fotografia, dà voce a chi incarna il coraggio nella propria esistenza. Il risultato è un’alternanza di immagini ora dure, ora intrise di positività, accomunate dall’urgenza di raccontare la realtà, parlando direttamente agli occhi e allo stomaco: scatti che provocano sentimenti, reazioni, prese di coscienza.

Il commento di Daniela Sonzogni, direttrice di Fotografica Bergamo Festival

La rassegna animerà, dunque, questi due fascinosi luoghi di Bergamo Alta “raccontando storie di coraggio, quello spesso silenzioso che abita i gesti, i sogni e le resistenze di chi non si arrende”, dichiara Daniela Sonzogni, direttrice del Festival. “Il coraggio di chi affronta ingiustizie, guerre e povertà, continuando però a immaginare un futuro possibile e diverso. ‘Fotografica’ da sempre si interroga sulla contemporaneità: ogni immagine si fa segno e testimonianza, un invito a sostare nello sguardo e a riconoscere la bellezza che nasce dalla tenacia umana. Il nostro desiderio è custodire queste storie, perché non svaniscano, ma continuino a illuminare il presente. Perché guardare è già un atto di coraggio. E coraggiosi, si diventa”.

Fotografica Bergamo Festival: le mostre

Nelle due sedi espositive, le immagini divengono testimonianze vive, storie di lotta e speranza e cronache di realtà in cui il coraggio non è solo un atto eroico, ma impegno quotidiano di chi si batte per affermare le proprie idee, spesso sfidando regimi oppressivi e avversità. È il caso delle protagoniste di When Women lead. The shedding of decayed society, di Forough Alaei, fotografa iraniana che narra attraverso l’obiettivo la trasformazione sociale dell’Iran attraverso il coraggio di gruppi di donne iraniane che, sfidando regole e tabù, stanno cambiando il volto della società ispirate dal movimento “Donna, Vita, Libertà”. I traumi dei migranti prova, invece, a raccontarli Valentina Tamborra (Fujifilm X-Photographer) per Medici Senza Frontiere in Restano i fiori, un lavoro collaborativo e multimediale ispirato alla terapia NET (Narrative Exposure Therapy), utilizzata nel percorso terapeutico di donne e uomini sopravvissute a torture e violenze. Fino a I Hope Your Family is Safe di Anya Tsaruk, fotografa ucraina con base a Berlino e Glass Mountain della fotografa e designer cinese Yingying Gao: sono i due progetti vincitori – rispettivamente nella categoria Photography e AI Photography – della open call. Due sguardi giovani e potenti, capaci di trasformare l’esperienza personale e la dimensione simbolica in una riflessione universale sulla guerra, la memoria, la spiritualità e la resilienza.

Fotografica Bergamo Festival: il programma degli eventi

Il programma di Fotografica prevede un ricco calendario di appuntamenti che intrecciano incontri, presentazioni, proiezioni, visite guidate e momenti di confronto con autori, curatori e realtà partner del Festival. Tra gli eventi del fine settimana inaugurale, spicca la conferenza Oltre l’obiettivo: la fotografia nell’era dell’AI, con il fotografo documentarista e AI artist Filippo Venturi. Organizzata in collaborazione con BergamoScienza e sostenuta da Fondazione Alfaparf, l’iniziativa invita a riflettere su cosa significhi “vedere” nell’era dell’intelligenza artificiale, interrogandosi sul confine tra autenticità e simulazione, reportage e immaginazione (domenica 12 ottobre, ore 17 in Piazza della Libertà).

Fotografica Bergamo Festival: il Circuito Off

A completare il percorso della quinta edizione di Fotografica il Circuito OFF, che arricchisce l’offerta espositiva con due mostre di grande rilievo. La Cartacea Galleria ospita Il canto dei nuovi emigranti, un tributo a Mario Giacomelli in occasione del centenario della sua nascita: 26 fotografie vintage realizzate tra il 1984 e il 1985 in Calabria, un racconto potente e poetico sulla migrazione, le radici e la memoria collettiva. OpenArch presenta, invece, nello spazio Daste, centro di socialità e produzione creativa sorto in un’ex centrale termoelettrica alla periferia di Bergamo, Stratos. Le città nelle città, un progetto corale di Albergati, Aschedamini, Matalon e Van de Ven che porta lo sguardo su Bangkok, Haifa, Milano ed Eindhoven: città raccontate nella loro stratificazione di trasformazioni, vissuti e contraddizioni. Un invito a riflettere sul coraggio necessario per abitare, trasformare e reinventare gli spazi urbani.

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Redazione

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