Tutte le mostre del 2026 e del 2027 al Pirelli HangarBicocca di Milano. Grandi eventi, sempre gratis

Sono otto grandi nomi internazionali (molti dei quali in Italia per la prima volta) quelli che il polo artistico della Pirelli alle porte della città anticipa per la stagione 2026/2027. Ecco il programma completo

Aprire l’arte contemporanea al grande pubblico è un obiettivo complesso. La stratificazione concettuale e la ricerca sottese ai progetti più ambiziosi celano il rischio di allontanarlo, un rischio aggravato dalla vertiginosa crescita del costo dei biglietti d’ingresso. L’obiettivo resta quindi quello di abbattere le barriere, economiche e culturali, di sdoganare e chiarire senza perdere in profondità. In Italia, e in Europa, ci sono pochi musei che hanno capito questa lezione quanto il Pirelli HangarBicocca: uno spazio che combina mostre di altissima qualità, una comprovata capacità di spiegarle a più pubblici e in più occasioni, e la volontà di restare gratis per tutti. Un impegno sostanzioso e costante, che la Pirelli conferma anche per il prossimo biennio di grandi appuntamenti: “L’impresa non può essere una macchina da soldi, ma deve produrre un valore che duri nel tempo e che lavori insieme e dentro la società. La visione dell’impresa è una visione culturale: per questo l’HangarBiocca è una parte integrante di Pirelli”, ha detto il presidente Marco Tronchetti Provera.

Tutte le mostre del 2026 e del 2027 al Pirelli HangarBicocca di Milano. Grandi eventi, sempre gratis
Benni Bosetto, Stultifera

Danza e architettura nella prima metà del 2026 al Pirelli HangarBicocca

La programmazione risponde pienamente a queste aspettative. Si comincia il prossimo febbraio con la prima mostra personale italiana di Benni Bosetto (Merate, 1987), artista che ragiona su intimità e cura attraverso più media incorporandovi anche la danza. E proprio pensando alla danza trasformerà lo spazio dello Shed, fino a luglio, in una milonga dove ballare il tango. In parallelo, da marzo, aprirà nelle Navate la mostra dell’artista di origini thailandesi Rirkrit Tiravanija (Buenos Aires, 1961). Le tematiche dell’estetica relazionale e dell’analisi culturali di Tiravanija – la cui fama è in rapida ascesa a livello internazionale – si uniscono nella sua pratica al coinvolgimento diretto del pubblico. L’artista qui si focalizzerà sull’architettura: richiamando edifici noti di grandi architetti, vi incorporerà anche una dimensione giocosa e labirintica.

Corporeità e percorsi storicizzati nella seconda metà del 2026 al Pirelli HangarBicocca

A settembre 2026 si proseguirà con un’allieva dello stesso Tiravanija, l’artista di origini giapponesi ma formatasi in America Aki Sasamoto (Kanagawa, 1980). Per la sua prima mostra non solo italiana, ma europea, Sasamoto porterà nello Shed delle installazioni multisensoriali tramite cui parlare di corpo e relazioni. Da ottobre, nelle Navate, arriva invece l’unica mostra di un artista non vivente: Luciano Fabro (Torino, 1936 – Milano, 2007). Nome di primo piano dell’Arte Povera, Fabro torna a Milano dopo una lunga assenza (l’ultima mostra era quella al PAC del 1980) grazie a un assiduo lavoro del museo con la figlia Cecilia. Questa retrospettiva, anticipa il direttore artistico Vincente Todolì, sarà incentrata sui suoi habitat.

Tutte le mostre del 2026 e del 2027 al Pirelli HangarBicocca di Milano. Grandi eventi, sempre gratis
Luciano Fabro, Iconografie

Le grandi installazioni della prima metà del 2027 al Pirelli HangarBicocca

E siamo già al 2027. Da febbraio a luglio lo Shed ospiterà per la sua prima personale in Italia l’artista portoghese di origini angolane Carlos Bunga (Porto, 1976), che lavora realizzando delle costruzioni effimere, simbolo di gerarchie e disparità sociali, che va poi a demolire in una performance finale. Da marzo, nelle Navate, sarà affiancato dalla coppia composta da Janet Cardiff (Ontario, 1957) e Georges Bures Miller (Vegreville, 1960). La loro consolidata alleanza lavorativa e affettiva, premiata anche alla 49a Biennale di Venezia per il lavoro nel Padiglione del Canada, gemma da una prima serie di audio work di Cardiff cui è seguita una serie di ambienti immersivi realizzati insieme, denotati da una componente onirica. Il pubblico si troverà davanti un palcoscenico reinterpretato.

Scienza e poesia nella seconda metà del 2027 al Pirelli HangarBicocca

A chiudere l’anno saranno la più grande personale mai fatta di Hicham Berrada (Casablanca, 1986), che porterà nello Shed il suo interesse per le scienze e l’IA – che sfociano nella creazione di paesaggi “cosmici” irreali prodotti con reazioni chimiche in alcune vasche – e, per il gran finale, da ottobre 2027 arriverà nelle Navate l’ormai celebre Cecilia Vicuña (Santiago del Cile, 1948). Diventata un’istituzione in Cile e in tutto il mondo per la poesia, la pittura e le grandi installazioni (i suoi stupendi quipu indigeni), Vicuña riempirà lo spazio monumentale affrontando, come sempre, tematiche sociopolitiche di primo piano.

Si concludono così i prossimi due anni all’HangarBicocca, che come sempre tornerà ad affiancare a questo piano un ricco public program, le sue attività editoriali e quelle, apprezzatissime, per i più piccoli.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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