A Palermo è nato un progetto espositivo che mette in dialogo arte contemporanea e università

Riunisce sei artisti di calibro internazionale il progetto “Crossin Borders, Popoli in Movimento”, il progetto espositivo volto a indagare il tema delle migrazioni stimolando riflessioni e dibattiti nella Facoltà di Giurisprudenza

Affrontare le migrazioni, uno dei temi più urgenti e universali del nostro tempo, non come urgenza ma come fenomeno strutturale della storia umana. Questo è l’obiettivo di Crossing Borders, Popoli in Movimento, il progetto espositivo avviato il 26 marzo negli spazi del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, in Via Maqueda, promosso da Fondazione Ghenie Chapels – Mecenatismo per l’Arte e curato dalla presidente Alessandra Borghese. L’obiettivo è quello di stimolare riflessioni e dibattiti negli studenti e nel pubblico attraverso le opere di sei artisti internazionali, quali Claire Fontaine, Yuri Ancarani, Paolo Pellegrin, Francesco Vezzoli, Loredana Longo, a cui si aggiunge il 9 dicembre l’artista romeno Adrian Ghenie con  The Raft 2, opera che fa riferimento a La zattera della Medusa realizzata dal pittore romantico Théodore Géricault.

Il progetto “Crossing Borders, Popoli in Movimento” nel dipartimento di Giurisprudenza di Palermo 

Le opere animano la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, e più precisamente gli spazi compresi tra la Sala dei Busti e l’Aula Magna, integrandosi nell’ambiente e nel quotidiano degli universitari (e visitabile dal pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17). Un progetto che non si limita alla sua dimensione espositiva, ma che si sviluppa grazie a lezioni dedicate ai temi delle migrazioni sostenute dal dipartimento di Scienze Umanistiche, diretto dalla professoressa Concetta Giliberto. A fine percorso, queste attività verranno riconosciute come crediti formativi, rafforzando il legame tra pratica artistica, didattica universitaria e ricerca. Infine, il sostegno di Unipa Heritage Sistema Museale di Ateneo (presieduto dal professore Michelangelo Gruttadauria), conferma la volontà di costruire un museo diffuso capace di radicarsi nella città, avviando una rete solida con realtà internazionali. 

“Crossing Borders, Popoli in Movimento”: le opere in mostra 

Il progetto ha preso il via il 26 marzo 2025 con l’installazione dell’opera I sommersi e i salvati di Claire Fontaine, seguita da IP OP di Yuri Ancarani, dal trittico fotografico La pietà di Gaza di Paolo Pellegrin, dal mosaico Il viaggio di Enea di Francesco Vezzoli, dalla scultura VICTORY di Loredana Longo, commissionate dalla Fondazione Ghenie Chapels e realizzate appositamente per il progetto. A unirsi alla rosa degli artisti è stato Adrian Ghenie che ha presentato (per la prima volta in Italia) la pittura The Raft 2, realizzata nel 2019 per un’importante mostra al Museo Hermitage di San Pietroburgo. 

Parola a Alessandra Borghese, curatrice della mostra e fondatrice di Fondazione Ghenie Chapels a Palermo 

“La nostra fondazione è giovane, ha solo quattro anni di vita, ed è nata da un’amicizia con l’artista Adrian Ghenie. Fin dall’inizio non abbiamo voluto proporre progetti ‘da vetrina’, ma piuttosto offrire un’esperienza artistica e umana profonda. Abbiamo immaginato un epicentro culturale ispirato alla grande committenza del passato, lontano dal concetto di white cube e dalle logiche delle grandi fiere, interventi pensati per rimanere, per durare nel tempo”, spiega la curatrice Alessandra Borghese ad Artribune. “Con il progetto sulle migrazioni realizzato all’Università di Palermo abbiamo, di fatto, creato un nuovo museo diffuso: uno spazio in cui gli studenti vivono e studiano, ma  che è anche aperto alla cittadinanza. Crediamo che l’arte contemporanea sia un patrimonio di ricerca e di inquietudine capace di aprire nuove visioni sui temi cruciali del nostro presente. L’università è il luogo delle grandi domande, dove si trasforma il modo di pensare e di affrontare il mondo. Per questo ho molta fiducia in questo progetto, concepito per le nuove generazioni e con loro destinato a crescere nel tempo. Ovviamente provo una grande gratitudine verso gli artisti da me coinvolti per la loro generosità visione e impegno civile”.  

La Fondazione Ghenie Chapels a Palermo: la storia

Nata su impulso della giornalista, scrittrice e imprenditrice culturale Alessandra Borghese, nel 2022 nasce la Fondazione Ghenie Chapels – Mecenatismo per l’Arte negli spazi della Chiesa della Madonna della Mazza, in Via Maqueda 391, a Palermo. Il progetto nasce con la volontà di portare in loco l’opera di Adrian Ghenie, come esempio di mecenatismo e committenza contemporanea.“L’operazione di commissione, installazione e custodia è occasione per favorire un meccanismo virtuoso di promozione dell’arte contemporanea e tutela dell’arte antica”, si legge sul sito della Fondazione. “Una visione che costituisce una tradizione secolare nella storia della famiglia della Presidente della Fondazione”. Tra gli obiettivi della Fondazione c’è anche quello di alimentare e promuovere luoghi di scambio culturale, ponendo un’attenzione particolare alle tematiche sociali attraverso il coinvolgimento di artisti, collezionisti e istituzioni – private e/o pubbliche – culturali internazionali, oltre che enti laici o di ispirazione cristiana. 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più