A Genova una mostra d’arte contemporanea che trasforma in museo l’antico negozio d’abbigliamento

Più che un semplice negozio la bottega storica Lucarda è un archivio dell’estetica marittima della città, un luogo dove la tradizione dell’abbigliamento tecnico per marinai e portuali ha accompagnato generazioni di lavoratori e non solo

Custodisce più di un secolo di storie Lucarda, bottega fondata a Genova nel 1920 e ancora oggi punto di riferimento per l’abbigliamento di marinai, portuali e anche cittadini. Ma più che un negozio, è un archivio dell’estetica marittima della città: un luogo dove la tradizione dell’abbigliamento tecnico ha accompagnato generazioni di lavoratori e non solo. Non sorprende, dunque, che proprio qui fino al 31 gennaio 2026 sia possibile visitare la mostra I haven’t known the silence of the stars and of the sea, che trasforma questo storico spazio commerciale – in Via Sottoripa, 62r – in un museo d’arte contemporanea. Il progetto, ideato da Giorgio Cellini (qui presente anche come artista) e dall’antropologa Elena Scovazzi (CEO di Lucarda) nell’ambito del percorso espositivo itinerante I miei musei sono i negozi, porta l’arte fuori dai luoghi istituzionali e più convenzionali. 

A Genova una mostra d’arte contemporanea che trasforma in museo l’antico negozio d’abbigliamento
Ingresso Bottega Storica Lucarda. Foto di Michele Luigi Mulas

La residenza ai Musei del Mare di Genova 

Ma prima di presentare le proprie opere tra scaffali e manichini, gli artisti – Cellini, Daniele Coppola, Andrea Croce e Marco Strappato – hanno partecipato a una residenza di ricerca all’interno dei Musei del Mare di Genova, grazie all’Associazione Promotori Musei del Mare. Qui, infatti, hanno consultato archivi, repertori fotografici, collezioni nautiche, confrontandosi con storici, conservatori e operatori museali. Il risultato è un’occupazione poetica e silenziosa dello spazio, dove la storia materiale della navigazione incontra i linguaggi dell’arte contemporanea, tra passaggio, esplorazione e spaesamento.

Cellini e Coppola tra vissuto e immaginario collettivo 

È il più profondamente radicato nella memoria di un tempo lontano (e dai tratti “leggendari”) l’intervento di Giorgio Cellini che rielabora storie di navigazione familiare in una narrazione collettiva. Le sue, infatti, per lo più tele, evocano traversate fatte di attese, partenze, ritorni e assenze, intrecciando ricordi privati a un immaginario migratorio. Daniele Coppola, invece, artista e marinaio, lavora sul confine tra esperienza vissuta e simbolo. Le sue sculture nascono dall’osservazione del cielo, delle costellazioni e dei fenomeni atmosferici utilizzati per la navigazione. Forme essenziali, che traducono in materia ciò che normalmente resta invisibile.

Croce e Strappato tra moda e archivi

Usa invece tendenze, moda e styling come strumenti di lettura antropologica Andrea Croce, che presenta un’installazione site-specific tra divise, tessuti e accessori marinari che si traducono in ruoli, gerarchie e identità professionali. Infine, Marco Strappato, che da anni focalizza la sua ricerca nello studio dell’orizzonte come immagine archetipica, rilegge un episodio emblematico della storia dell’arte contemporanea legato alla navigazione come pratica performativa di Bas Jan Ader. Così, il suo lavoro riflette sui segni minimi che definiscono il paesaggio marino e sulla loro trasformazione in linguaggio. Ma a completare il percorso ci sono anche i disegni della serie La vecchia Genova di Emanuele Luzzati, che ritraggono la città del dopoguerra con la sua vitalità popolare e portuale. 

Un invito a guardare oltre l’orizzonte 

Il titolo, preso da un verso della poesia Silence di Edgar Lee Masters (“I have known the silence of the stars and of the sea”), è un rovesciamento del suo senso originario con l’introduzione di not: qui la mancanza non è intesa come perdita, ma come apertura. Un invito a guardare oltre l’orizzonte.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995) è laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Oltre a svolgere attività di curatela indipendente in Italia e all'estero, dal 2018 lavora come…

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