Morto a Parigi Daniel Soutif: filosofo e critico d’arte già direttore del Pompidou e del Pecci di Prato

Figura di spicco del panorama intellettuale europeo e non solo, Soutif è stato un instancabile sperimentatore dei legami tra la musica, le arti visive e il pensiero critico

Aveva 79 anni Daniel Soutif, filosofo di formazione, critico e storico dell’arte, musicologo e curatore. La notizia della morte è stata diffusa dal Centre Pompidou, che Soutif diresse – nell’ambito del Dipartimento per lo sviluppo culturale – dal 1993 al 2001. Figura di spicco del panorama intellettuale europeo e non solo, Daniel Soutif è stato un instancabile sperimentatore dei legami tra la musica, le arti visive e il pensiero critico.

Muore a Parigi il filoso e critico Daniel Soutif

Agrégé di filosofia, ha svolto un’intensa attività come critico musicale e d’arte per diverse testate, distinguendosi per la multidisciplinarietà del suo approccio. Nel 1990 entrò al Centre Pompidou come caporedattore dei Cahiers du Musée national d’art moderne, per poi assumere, nel 1993, la direzione del Dipartimento per lo Sviluppo Culturale. In quegli anni contribuì a riaffermare la vocazione pluridisciplinare del Centre Pompidou e a rinnovarne lo spirito fondatore.

La mostra simbolo di Daniel Soutif

Tra i progetti più significativi di quel periodo, si ricorda la mostra Le Temps, vite!, concepita per la riapertura del Centre Pompidou nel 2000: un percorso che indagava il rapporto tra arte e tempo, restando emblematico del suo approccio colto e trasversale.

Daniel Soutif e il Centro Pecci di Prato

Inoltre, dal 2003 al 2006 Soutif fu direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, dove proseguì la sua ricerca sui rapporti tra musica, arti visive e cultura contemporanea, aprendosi a prospettive internazionali e interdisciplinari. Dal 2006 ha lavorato come curatore indipendente, firmando numerose mostre e progetti espositivi in Francia e all’estero. Di lui rimane una ricca produzione di documentari e articoli dedicati alle arti visive e alla musica. “Daniel Soutif lascia il ricordo di uno spirito libero, esigente e generoso, che rimane al cuore dell’identità del Centre Pompidou”, ha dichiarato in una nota Laurent Le Bon, presidente del Centre Pompidou.

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Redazione

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