A Bucarest inaugura la Fondazione EVA. Collezione di sole artiste per valorizzare l’arte femminile contemporanea

Si deve alla curatrice e collezionista rumena Ecaterine Aguiar-Lucander la nascita della EVA Foundation, raccolta d’arte femminile che trova casa nel quartiere universitario di Bucarest, in un villino ristrutturato degli Anni Trenta. La prima mostra intitolata “Sirens”

Lavori di Judy Chicago e Jenny Holzer, di Mona Hatoum e Tracy Emin. E ancora opere di Yayoi Kusama, Louise Nevelson, Helen Frankenthaler; ma anche una serie di dipinti firmati da Hedda Sterne (Bucarest, 1910 – New York, 2011), artista di origine rumena che fu personalità di spicco della Scuola di New York.

A Bucarest la nuova Fondazione EVA

Ecaterina Aguiar-Lucander, curatrice e collezionista rumena figlia di uno nota imprenditrice farmaceutica, ci ha messo anni per riunire una collezione che potesse esaltare il talento femminile, ponendolo al centro del dibattito storico e culturale sull’arte del XX e XXI Secolo. E ora questa raccolta transnazionale di opere create da alcune tra le artiste più note e talentuose dell’ultimo secolo ha trovato casa a Bucarest, in un nuovo spazio espositivo situato a ridosso del quartiere universitario della città (Strada I.C. Visarion 17), aperto gratuitamente al pubblico.

Louise Nevelson, Moon-Star II, 1960, and Helen Frankenthaler, White Lilac, 1985. Installation view of Sirens, EVA Foundation, 2025. Photo Photo: Vlad Patru. Courtesy of EVA Foundation
Louise Nevelson, Moon-Star II, 1960, and Helen Frankenthaler, White Lilac, 1985. Installation view of Sirens, EVA Foundation, 2025. Photo Vlad Patru. Courtesy of EVA Foundation

Un nuovo spazio per l’arte femminile a Bucarest

La sede della Fondazione EVA è una casa a schiera degli Anni Trenta ristrutturata per l’occasione dall’architetto Bogdan Ciocodeica, che ha restaurato i dettagli originali dell’edificio integrandoli nel nuovo allestimento museale, preservando comunque la dimensione domestica dei diversi ambienti.
E infatti la mostra inaugurale, intitolata Sirens, espone i lavori delle artiste – una selezione delle opere in collezione – tra complementi d’arredo dal design contemporaneo calati in un’atmosfera intima, che invita a godere dello spazio senza fretta.
Si tratta della prima fondazione dedicata all’arte femminile nella capitale rumena: il progetto nasce per coinvolgere studenti e ricercatori nel confronto con l’arte e la storia femminista, ma l’invito è esteso a un pubblico ampio ed eterogeneo. Per la prima volta, infatti, una collezione d’arte internazionale è liberamente accessibile ai visitatori in Romania.

Ecaterina Aguiar-Lucander. Photo Raluca Margescu. Courtesy of EVA Foundation
Ecaterina Aguiar-Lucander. Photo Raluca Margescu. Courtesy of EVA Foundation

La storia di Ecaterina Aguiar-Lucander

Il merito si deve a Ecaterina Aguiar-Lucander, nata e cresciuta a Bucarest e oggi residente a New York, dopo una laurea triennale a Yale e un master conseguito presso l’Institute of Fine Art della New York University, con tesi su Hedda Sterne. La scelta di tornare a Bucarest per aprire lo spazio della sua fondazione si deve al desiderio di favorire la vivacità della scena culturale della città, negli ultimi anni in decisa crescita. Ma la nascita dell’EVA Foundation concretizza anche una piattaforma di riferimento internazionale per gli studi sull’arte femminile, mettendo a frutto l’impegno della collezionista rumena, che è anche membro del Vanguard Council del Metropolitan Museum, dell’Artemis Council del New Museum e della Young Collectors Acquisition Committee del Guggenheim.

La collezione della Fondazione EVA

La collezione, come la mostra inaugurale, riunisce opere di contesti e generazioni diverse, per promuovere il dialogo tra artiste storicizzate e nuove voci contemporanee, evidenziando la risonanza prolungata nel tempo del lavoro di alcune pioniere dell’arte del XX Secolo e insieme valorizzando il portato innovativo delle pratiche artistiche femminili.
Sirens è un ottimo assaggio di questo approccio, con opere di Sterne, Chicago, Holzer, Kusama, Hatoum, Nevelson, Emin; e ancora Howardena Pindell, Taryn Simon, Andra Ursuța, Carrie Moyer, Gisela Colón, Sara Flores, Marguerite Humeau, Huma Bhabha, Alice Neel, Martha Jungwirth, Cora Cohen, Latifa Echakhch e Jaune Quick-to-See Smith.

Le esperienze precedenti: gli spazi dedicati all’arte femminile nel mondo

Esperienze simili si contano ancora sulle dita di una mano. In Francia, nell’estate 2024, inaugurava a Mougins il primo museo d’Europa dedicato esclusivamente alle artiste (il FAMM). Mentre a Washington esiste dal 1981 il National Museum of Women in the Art. Più intimo è l’esperimento del MIDA – Museo Internazionale delle Donne Artiste, tra le colline piemontesi, inaugurato nella chiesa della Madonna dei Prati a Ceresole d’Alba nel 2023.

Livia Montagnoli

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