Due collezionisti e un fotografo si sono alleati e hanno fatto nascere un nuovo spazio d’arte a Brescia
La Fondazione Clerici conferma con questo project space la sua vocazione alle nuove ricerche artistiche, ospitando una retrospettiva dedicata ai linguaggi multimediali dell’artista salernitana Marilisa Cosello
Dal 2008 spazio contemporanea rappresenta a Brescia uno dei luoghi più dinamici e sensibili alle trasformazioni dell’arte contemporanea. Nato dall’incontro tra i collezionisti Paolo e Carlo Clerici e il fotografo Ken Damy, il project space in Corsetto Sant’Agata 22 è cresciuto negli anni come centro dedicato alla produzione visiva, fino a trasformarsi in un laboratorio aperto a tutte le pratiche artistiche emergenti. Dal 2023 è sede espositiva della Fondazione Clerici, che ne ha ampliato la missione rendendolo un hub culturale dedicato all’esplorazione di nuovi linguaggi. In questo contesto si inserisce Complex, la personale di Marilisa Cosello (Salerno, 1978) attesa per il 29 novembre e a cura di Luca Panaro.
Spazio contemporanea: un luogo dedicato alle nuove tendenze dell’arte contemporanea a Brescia
Spazio contemporanea si distingue come piattaforma di ricerca e sperimentazione per artisti, curatori, musicisti e creativi. Le sette sale in stile white cube (a cui si aggiunge una sala video attrezzata), offrono un ambiente ideale per l’esplorazione dei linguaggi contemporanei. Il comitato scientifico composto da Gloria Pasotti, Carlo e Carlotta Clerici seleziona i progetti con attenzione alle urgenze artistiche del presente, promuovendo pratiche innovative e spesso difficilmente collocabili in spazi espositivi tradizionali.
Il corpo come veicolo politico nella mostra di Marilisa Cosello da spazio contemporanea a Brescia
La mostra Complex propone un percorso articolato tra i diversi media utilizzati da Marilisa Cosello, passando dalla performance al video, dalla fotografia al disegno, fino a oggetti scultorei. Curata da Luca Panaro in collaborazione con Galleria Studio G7, la rassegna mette in dialogo le opere più significative dell’artista, restituendo la complessità di una pratica che prende avvio dal corpo come veicolo politico, fisico e simbolico. L’immaginario del XX Secolo, spesso legato alla propaganda e ai gesti disciplinati dell’atletismo, viene reinterpretato da Cosello attraverso una lente contemporanea che svuota e rigenera le iconografie del passato.
Identità femminile e potere nella società dello spettacolo nelle opere di Marilisa Cosello
Tra le opere esposte, il ciclo Try (avviato nel 2020) presenta performance ambientate in diverse città, ciascuna dedicata a uno sport differente (scherma, ginnastica artistica, box, sollevamento pesi). In queste immagini il gesto atletico diventa un dispositivo critico: la decontestualizzazione dell’azione fisica permette all’artista di riflettere sull’identità femminile, sul ruolo del corpo nella costruzione dei discorsi sociali e sull’influenza dei simboli visivi. La ricerca prosegue con American Dream (2022), serie nata dal dialogo con Noam Chomsky e arricchita da estratti del suo volume Requiem for the American Dream. Qui l’immaginario sportivo incontra i miti – e le fratture – del sogno americano, tra sfide di forza, coreografie collettive e oggetti in acciaio. Una società in declino prende forma, mostrando come la violenza si trasformi in immagine, estetizzata e riprodotta all’infinito.
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