La galleria nella sede di una banca. Alla BFF Gallery di Milano una mostra-viaggio tra gli immaginari urbani
Il punto di partenza è l’opera Città italiana di Emilio Tadini, tra i protagonisti del secondo Novecento, pittore e scrittore che ha raccontato Milano in tutte le sue forme
Umberto Boccioni, Felice Casorati, Bice Lazzari, Mario Sironi, Giorgio Morandi, Ardengo Soffici, Titina Maselli, Franca Sonnino ed Elisabetta Gut – con opere provenienti anche da collezioni private raramente accessibili – sono solo alcuni degli artisti al centro dell’ultima mostra presentata da BFF Gallery a Milano, galleria d’arte promossa da BFF Banking Group. Infatti, accanto a questi si uniscono le ricerche contemporanee di Marina Caneve, Renato D’Agostin, Massimiliano Gatti, Marina Paris, Paolo Ventura e Yang Yongliang, fino al 3 aprile 2026 in Viale Lodovico Scarampo 15.
La mostra “Città. Voci e visioni. Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità” a Milano
Il risultato è un racconto corale che attraversa epoche e linguaggi, dove il passato dialoga con il presente nel tentativo di restituire la complessità dello spazio urbano: Città. Voci e visioni. Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità, a cura di Renato Miracco e Maria Alicata, riflette sul tema della città come organismo vivo, mutevole e simbolico.
L’opera di Emilio Tadini come punto di partenza
Il punto di partenza è l’opera Città italiana del 1988 di Emilio Tadini, tra i protagonisti del secondo Novecento, pittore e scrittore che ha raccontato Milano in tutte le sue forme: dai romanzi alla pittura, dal teatro al saggio critico. Attorno alla sua visione si costruisce un dialogo serrato tra maestri del Novecento e artisti contemporanei italiani e internazionali, chiamati a interrogarsi sullo spazio urbano come luogo di stratificazione culturale e di continua trasformazione.
Le sezioni della mostra
Divisa in dieci sezioni tematiche, la mostra invita a esplorare la città da diverse prospettive: La città si trasforma, Nuovo paesaggio, La memoria del paesaggio, Combinare l’immaginario, Geometrie della metropoli, Tracce e visioni, Confini di identità, Teatri urbani, I nuovi abitanti e Tracce emotive. Pittura, fotografia, disegno e installazione si intrecciano in un percorso che alterna momenti di introspezione a esperienze partecipative, dove anche il pubblico è chiamato a contribuire alla costruzione di un’opera collettiva dedicata alla città contemporanea. E a completare l’esposizione, una selezione di libri d’artista e testi narrativi di Tadini e di alcuni degli autori presenti offre ulteriori chiavi di lettura sull’immaginario urbano, ampliando il dialogo tra parola e immagine.
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