A Ravenna nasce un nuovo spazio espositivo dedicato alla scultrice Mirella Saluzzo
Promosso dalla Fondazione Sabe per l'arte, il nuovo centro sarà interamente dedicato alla valorizzazione dell’opera plastica dell’artista ligure, con una selezione di lavori realizzati negli ultimi vent’anni
Ravenna conserva alcuni dei mosaici più straordinari al mondo – dichiarati Patrimonio UNESCO – e ha saputo negli ultimi decenni rinnovare la propria identità culturale attraverso eventi e istituzioni capaci di promuovere anche le forme d’arte più attuali. In questo contesto, l’apertura di Spazio Mirella Saluzzo in Via Francesco Negri 33 – attesa per il 25 ottobre – offre non solo una nuova sede espositiva alla città, ma si propone anche come luogo di riflessione sul linguaggio della scultura contemporanea.
Apre Spazio Mirella Saluzzo a Ravenna
L’iniziativa rappresenta un importante omaggio al percorso creativo di Mirella Saluzzo, nata ad Alassio nel 1943 ma da tempo attiva tra Ravenna e Milano, e vuole essere il primo tassello per la creazione di una futura collezione d’arte della Fondazione Sabe.La scelta di Ravenna come sede permanente della raccolta testimonia la volontà di radicare il lavoro dell’artista ligure in un contesto fertile, dove tradizione e innovazione convivono e dialogano.

Un percorso non cronologico (ma dialogico) tra le opere di Mirella Saluzzo
Curata da Pasquale Fameli, direttore artistico della Fondazione, l’esposizione permanente riunisce una quindicina di opere di grandi dimensioni già presentate nelle mostre personali dell’artista tra il 2004 e il 2024 in diverse città italiane. L’allestimento, concepito per evitare una lettura meramente cronologica, propone invece un percorso basato su confronti tematici e formali tra cicli differenti, con l’obiettivo di restituire al visitatore la complessità e la coerenza della ricerca plastica dell’artista. “L’idea è quella di offrire al pubblico la possibilità di trovarsi sempre nel cuore pulsante del lavoro di Saluzzo, dentro un’opera che continua a interrogare la materia e lo spazio”, spiega il curatore.
La mostra si concentra sul ventennio successivo alla pubblicazione della prima monografia a lei dedicata, Mirella Saluzzo. Sculture 1989–2003 (Essegi, 2004), curata da Luciano Caramel, tra i più importanti studiosi dell’artista. A completare il progetto, è prevista nel 2026 l’uscita di una seconda monografia, a firma di Pasquale Fameli e del professor Francesco Tedeschi, che approfondirà la produzione più recente.
Mirella Saluzzo: una figura centrale della scultura contemporanea italiana
Il lavoro di Mirella Saluzzo si distingue per un approccio originale alla scultura, sviluppato a partire dagli Anni Ottanta con l’impiego di lastre d’alluminio, che divengono veicolo di un’indagine spaziale e formale ricca di suggestioni. Dopo una prima fase pittorica, nutrita dalle lezioni delle avanguardie storiche e dagli insegnamenti di Luigi Veronesi, Guido Ballo e Luciano Caramel all’Accademia di Brera, l’artista ha saputo costruire un linguaggio autonomo, seguito e analizzato nel tempo da critici come Pietro Bellasi, Claudio Cerritelli, Angela Madesani, Claudio Spadoni e Elena Pontiggia.
Con l’apertura dello Spazio Mirella Saluzzo, Ravenna non solo celebra una figura centrale della scultura contemporanea italiana, ma si dota anche di un nuovo luogo d’arte vivo e identitario, capace di contribuire al dialogo culturale tra passato e presente, tra memoria artistica e nuove visioni.
Valentina Muzi
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