“Esponiamo nelle aziende le opere d’arte chiuse nei depositi dei musei pubblici”. La proposta
Secondo il presidente della Fondazione Assolombarda Antonio Calabrò le aziende possono diventare spazi di fruizione culturale e bellezza condivisa

Le aziende (almeno quelle del territorio lombardo) si candidano a diventare nuovi luoghi di valorizzazione del patrimonio artistico italiano. È la provocazione-proposta lanciata da Antonio Calabrò, presidente della Fondazione Assolombarda, nel corso degli Stati generali della Cultura di Regione Lombardia, svoltisi sabato 18 ottobre 2025 alla Scala di Milano, alla presenza anche del ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Opere d’arte ospitate dalle imprese di Assolombarda
“Le imprese di Assolombarda, situate a Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, sono disponibili a farsi carico dell’esposizione, in piena sicurezza, delle opere d’arte collocate, in questo momento, nei depositi dei musei e negate, dunque, alla fruizione da parte della cittadinanza”, ha dichiarato Calabrò.
La proposta del presidente Antonio Calabrò
Un’iniziativa che vuole mettere in dialogo il mondo dell’impresa e quello della cultura. Secondo Calabrò infatti le aziende sono luoghi in cui prende forma il bello e il buono del Made in Italy, spazi dove le opere d’arte potrebbero essere ammirate non soltanto da visitatori e stakeholder, ma anche da imprenditori e dipendenti, che avrebbero così l’opportunità di vivere ogni giorno a contatto con eccellenze artistiche spesso dimenticate nei magazzini dei musei.
Il ruolo del settore privato nella promozione della cultura
La proposta, così, si inserisce in un più ampio dibattito sul ruolo del settore privato nella promozione della cultura, dello sviluppo dei musei d’impresa e nella valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, con l’obiettivo di trasformare i luoghi del lavoro in spazi di aggregazione culturale.
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