Al Castello di Miradolo la musica è di casa. La mostra di mail art sui pentagrammi di Betty Danon

La mostra alle porte di Torino si intitola “Io e gli altri” come la grande installazione che l’artista turca, pioniera della mail art, ha realizzato nel 1979. Anno che coincide con la sua uscita di scena dal “magnifico mondo dell’arte”

La sua non era una vera e propria formazione musicale, ma si deduce da mille riferimenti che aveva una solida cultura musicale, magari non strumentale, ma sicuramente a largo spettro: nel corso della sua ricerca durata oltre trent’anni, la scrittura è diventata pure performance sonora alla Biennale di Venezia del 1978. Stiamo parlando di Betty Danon (Istanbul, 1927 – Milano, 2022), nel cui lavoro c’è sempre stato un forte legame con la musica e con il verbo-visivo, tanto da essere definita pioniera della mail art, e che ora una grande mostra antologica al seicentesco Castello di Miradolo mette in luce. Qui, tra le sue sale, dove la musica è di casa dal 2009 con il progetto Avant-dernière pensée, il collettivo di artisti, tecnici, artigiani e informatici guidati dal violinista e curatore Roberto Galimberti che si occupa di ideare e realizzare per la Fondazione Cosso gli allestimenti espositivi, le installazioni sonore, le produzioni musicali e didattiche. 

Betty Danon, Io e gli altri, Castello di Miradolo, 2025, installation view
Betty Danon, Io e gli altri, Castello di Miradolo, 2025, installation view

L’allestimento della mostra di Betty Danon al Castello di Miradolo 

Betty Danon esplorava le potenzialità degli strumenti della scrittura, della sua riproduzione e della composizione, dalla macchina da scrivere alla fotocopiatrice, al computer, per alterarne il processo, per intuirne le possibilità insospettate. Il percorso espositivo, che si sviluppa nelle 14 sale del Castello di Miradolo, racconta tutto questo, a partire dai primi collage degli Anni Sessanta, proseguendo con le partiture asemantiche, con il libro Punto e linea del 1975, con i Green sounds, in cui natura e scrittura musicale si fondono tra le righe del pentagramma, per incontrare poi le opere realizzate con la macchina da scrivere, con la fotocopiatrice e con il computer. Ma al centro dell’allestimento c’è la grande installazione Io e gli altri che dà anche il titolo alla mostra e che coincide con l’anno di svolta della sua ricerca artistica, il 1979, quando le sue partiture astratte incontrano la mail art. 

L’installazione “Io e gli altri” di Betty Danon 

Io & gli altri è un’opera nata dalla collaborazione di più artisti chiamati ad intervenire su un mio foglio pentagrammato”, si legge in un testo dell’artista. “Mi sono soffermata per parecchi anni sul tema “punto-linea” riducendo tutto a questi due elementi primari quale comune denominatore del micro e macrocosmo; gli “altri” sono i “punti”, mentre “io” sono la “linea” di connessione. Il pentagramma segna la mia presenza in ogni lavoro quale componente fissa, allude al suono, origine di tutte le cose. Un elemento indefinibile è l’elemento della sorpresa, dell’imprevisto”. Quell’opera diventerà una mostra presso la Galleria Apollinaire di Milano – oltre 200 cartoline postali, su cui lei stessa ha stampato dei pentagrammi, che vedono interventi di artisti, come Nam June Paik, Irma Blank, Arrigo Lora Totino, Ugo Carrega, Tomaso Binga, Maria Lai, Amelia Etlinger, Mirella Bentivoglio, Sol LeWitt, Chima Sunada, Maurizio Nannucci, Giuseppe Chiari – ma segnerà anche la sua uscita di scena dal “magnifico mondo dell’arte”. 

La mail art di Betty Danon al Castello Miradolo 

Molti degli artisti coinvolti in quell’opera l’avevano, infatti, accusata di aver strumentalizzato questa azione collettiva per mancanza di ispirazione personale. Smette così di fare mostre, ma continua a lavorare in modo assiduo e a mantenere corrispondenza con amici artisti, di diverse parti del mondo, generando una incredibile produzione di mail art, perché di fatto le corrispondenze con gli artisti includono disegni, collage, poesie e opere di vario genere che vanno a costituire un enorme archivio, oggi custodito al Mart di Rovereto. E ora in mostra al Castello di Miradolo. 

Claudia Giraud 
 
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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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