Ecco come Alba cercherà di aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027
La Biennale delle Langhe, nuovi spazi d’arte, i progetti diffusi e le Capitali Sorelle in rete con Bra, Neviglie, Guarene, Alta Langa, Roero e Monferrato. Sono alcuni dei temi che Alba discuterà a Roma per vincere il titolo

È dedicato all’artista della pittura industriale Pinot Gallizio, il dossier che candida Alba a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027: si intitola, infatti, Le fabbriche del vento come i due dipinti che furono esposti nella sala personale dedicata al pittore albese alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964, pochi mesi dopo la sua improvvisa morte, e che dimostrano la capacità trasformativa dell’arte. Sei proposte progettuali erano state presentate all’inizio della candidatura, ma solo quattro sono giunte alla fase finale: il 16 ottobre ci sarà l’audizione pubblica a Roma, durante la quale Alba potrà presentare e approfondire il proprio dossier insieme a quelli tutti molto competitivi di Foligno-Spoleto, Pietrasanta e Termoli e sperare di spuntarla.

La visione di Patrizia Sandretto presidente del Comitato Alba capitale
“A Roma sarà presentato un dossier di qualità”, ha detto in conferenza stampa Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato Alba capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. “È stata un’idea di Nicolas Ballario di candidare Alba perché è un territorio dove l’arte contemporanea è già molto presente”. Un’idea prontamente sposata dalla donna più influente del sistema artistico italiano che a questa città è molto legata: a pochi chilometri da qui c’è infatti Guarene, dove si trova il palazzo di famiglia che dal 1997 dedica all’arte contemporanea. E ora questa candidatura che porta avanti la sua visione già avviata con la sua Fondazione: trasformare Alba in un laboratorio di innovazione culturale, sociale, economica, dove l’arte contemporanea è uno strumento di sviluppo. “Il modello sarà quello di capitale allargata e diffusa, in dialogo con le altre città di Monferrato e Roero”.
Dal 2027 la biennale delle Langhe con al centro Alba
La candidatura si fonda, infatti, sul concetto di Capitali Sorelle, che mette in rete Alba con Bra, Neviglie, Guarene, Alta Langa, Roero e Monferrato, con iniziative capaci di coinvolgere personalità di primo piano del panorama artistico attuale, come Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Tomàs Saraceno, Yuri Ancarani, Chiara Camoni, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Diego Marcon, Masbedo, Marinella Senatore, Patrick Tuttofuoco. Ma l’evento che caratterizzerà maggiormente il dossier sarà la realizzazione di un’iniziativa ricorrente e con forti ricadute sul territorio come la Biennale delle Langhe: artisti, curatori e studiosi saranno invitati a confrontarsi con il paesaggio, la storia, la comunità, a partire dalle sfide del presente. Tra gli obiettivi della Biennale c’è la costituzione di un lascito di spazi espositivi e opere di arte pubblica permanente sul territorio, a formare una collezione che rispecchi l’identità del luogo.

I nuovi spazi per Alba Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027
Tra questi nuovi spazi figura Casa Miroglio, di cui il Comune di Alba è in procinto di acquistare anche l’ultimo piano. “Rigeneriamo questo spazio abbandonato per dedicarlo all’arte contemporanea”, ha detto il sindaco under 40 di Alba, Alberto Gatto. “Sarà a disposizione dell’archivio Gallizio, ma anche di altre mostre temporanee”. È in previsione anche il progetto, nato dalla volontà di Letizia Moratti, di trasformare Palazzo Callori a Vignale Monferrato in un nuovo centro d’arte contemporanea attraverso l’esposizione dell’intera collezione della Fondazione San Patrignano, unita alla collezione dell’Associazione Genesi, che vi organizzerà mostre temporanee. Infine, ci sarà un intervento nella Biblioteca Civica G. Ferrero con un ampliamento della sezione dedicata all’arte contemporanea, intitolata a Luca Beatrice, come figura chiave nell’ambito della divulgazione e della critica d’arte. Un comitato scientifico sarà incaricato di costituire un nuovo fondo bibliografico, accessibile gratuitamente e dotato di strumenti digitali e spazi per la consultazione.
Alba Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027: le grandi mostre e i progetti diffusi
La mostra inaugurale della programmazione, a gennaio 2027, è dedicata all’opera e alla figura di Pinot Gallizio, riletta alla luce delle sfide del nostro tempo, curata da una figura di primo piano nel mondo dell’arte. A questa si affiancherà la grande mostra dedicata a Roberto Longhi, uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento, albese, la cui eredità culturale sarà interpretata dall’opera di un artista tra i più poliedrici del contesto internazionale. La programmazione comprende, poi, alcuni progetti diffusi, che coinvolgono altre istituzioni e realtà culturali consolidate del territorio, come la Fondazione Ferrero, con un’importante esposizione dedicata a un protagonista dell’arte contemporanea, e Radis, progetto ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT che per l’edizione del 2027 si sposterà da Cuneo ad Alba, invitando un artista a realizzare un’opera site-specific in dialogo con il territorio e la comunità. Vigne d’arte è invece l’iniziativa dedicata al rapporto tra arte e vino, che prenderà forma dal rapporto di scambio tra le cantine vinicole del territorio e gallerie d’arte italiane e internazionali; e infine la città di Alba in collaborazione con la Fondazione Ospedale Alba-Bra realizzerà interventi artistici negli spazi dell’Ospedale. Tutto questo sarà presentato a Roma il prossimo 16 ottobre, mentre l’annuncio della città vincitrice è atteso per il 30 ottobre.
Claudia Giraud
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