Pietrasanta vuole fortemente diventare Capitale italiana dell’arte contemporanea. Ecco i contenuti del dossier di candidatura

Tra le candidate al titolo per l’edizione 2027, la cittadina toscana mette insieme pubblico, privato, comunità, gallerie, artigiani e artisti, università per presentare un dossier che attinge al passato e guarda al futuro. Nel segno dell’arte

Sarà annunciato solo alla fine del prossimo ottobre il progetto vincitore della corsa per la Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, iniziativa che vuole valorizzare realtà territoriali decentralizzate attraverso l’arte contemporanea, con l’obiettivo non secondario di promuovere circuiti turistici alternativi, approfondendo le specificità e le potenzialità di città ingiustamente considerate “minori”. Dopo Gibellina, già designata per la prima edizione della rassegna nel 2026, sono otto i Comuni d’Italia – alcuni in forma aggregata – che si contendono il titolo: Alba (CN), Chioggia (VE), Foligno e Spoleto (PG), Pietrasanta (LU), Termoli (CB), Varese e Gallarate (VA). La giuria di esperti selezionati dal Ministero della Cultura dovrà valutare i dossier allegati alla candidatura per decretare la migliore proposta da finanziare con 1 milione di euro.

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La piazza del Museo Mitoraj, Pietrasanta – Photo courtesy OBR

La candidatura di Pietrasanta a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027

In Toscana, dopo l’arrivo in finale di Carrara per il 2026, è il momento di Pietrasanta, con il dossier Essere arte. O dell’umanità dell’arte, che si articola intorno a cinque obiettivi guida: rafforzare il profilo internazionale di Pietrasanta come terra di artisti contemporanei; rinnovare la collaborazione pubblico-privata lungo la filiera dell’arte propria del genius loci del territorio; potenziare il modello di ospitalità residenziale per gli artisti, sia dal punto di vista abitativo, sia lavorativo; promuovere nuovi modelli di ricerca e formazione per artisti e artigiani, che connettano tradizione e innovazione; approfondire la relazione tra arte contemporanea e ben-essere, dimostrandone l’impatto sulla comunità in tutte le sue forme.
Proprio nell’ex Cooperativa di consumo di Via Marconi, dov’è già in corso un profondo intervento di rigenerazione urbana, si è tenuta la presentazione alla città del dossier stilato da Pietrasanta, che si avvale di un Comitato scientifico di rilievo: Franco Broccardi, economista della cultura; il regista Alfonso Cuarón; Michael Guttman, violinista e direttore d’orchestra; Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz; Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte; l’artista Gian Maria Tosatti; Angela Vettese, curatrice e storica dell’arte.

L'evento di presentazione del dossier all'ex cooperativa sociale
L’evento di presentazione del dossier all’ex Cooperativa di Consumo

Come nasce un dossier di candidatura

Curato dal Comune di Pietrasanta (attraverso il team dell’ufficio cultura e turismo coordinato da Monica Torti e Sabrina Francesconi) e da Promo PA Fondazione, nelle persone di Francesca Velani e Irene Panzani che hanno progettato e sviluppato il dossier, e con la supervisione scientifica di Frank Boehm, direttore del museo Igor Mitoraj, il progetto è stato redatto a partire da settembre 2024 con analisi, mappature e interviste ai rappresentanti del settore economico, turistico e culturale del territorio, poi confluite in tavoli tematici che, da febbraio a fine marzo scorsi, hanno fissato momenti di ascolto e confronto con numerosi interlocutori, pubblici e privati, della città e non solo. Da aprile è iniziata la stesura del piano strategico della cultura e, dopo il lancio della call per raccogliere proposte di sviluppo, si è giunti alla composizione del dossier che conta 42 soggetti promotori e 99 partner di progetto.

Uno scatto della Pietrasanta Design Week 2024, allestimento della mostra “Abitiamo alla marinara”. Photo Giacomo Buzio
Uno scatto della Pietrasanta Design Week 2024, allestimento della mostra “Abitiamo alla marinara”. Photo Giacomo Buzio

“Essere arte. O dell’umanità dell’arte”. Il dossier di Pietrasanta

Il programma di candidatura di Pietrasanta si fonda su due pilastri complementari: le infrastrutture, che rappresentano l’ossatura fisica e simbolica del sistema culturale cittadino e i progetti-laboratorio per costruire una visione condivisa sul rinnovamento della comunità dell’arte. La parte dedicata alle infrastrutture è articolata in 5 poli di riferimento: piazza Duomo e lo spazio pubblico per la cultura; la rigenerazione degli ex complessi produttivi dei privati; la Marina, come punto di dialogo tra natura e cultura; ricerca e innovazione; il polo del contemporaneo fra valorizzazione, produzione artistica e nuovi linguaggi. I progetti-laboratorio, invece, sono organizzati in 4 sezioni tematiche: scoprire per essere, dedicata a mostre e alla narrazione culturale; partecipare per essere, con residenze e laboratori promossi da artisti, artigiani, ricercatori, cittadini, studenti e turisti; trasformare per essere, con focus su formazione, ricerca e innovazione; incontrare per essere, dove trovano spazio dibattiti, festival e rassegne.
L’obiettivo è quello di lasciare un segno tangibile nella cittadina toscana ben oltre il 2027: una piattaforma di formazione permanente, un modello culturale replicabile e una serie di buone pratiche di sostenibilità per la promozione e fruizione dell’arte.
E infatti, “nel titolo del nostro dossier” spiega il sindaco e assessore alla cultura, Alberto Stefano Giovannettila frase ‘Essere arte’ esprime perfettamente l’intento che vogliamo continuare a perseguire: l’opera artistica, scultura, pittura, musica o danza che sia, non più come qualcosa da osservare ma da vivere in prima persona, incontrandola lungo le strade e nelle piazze, oltre che negli spazi museali, per creare, con essa, un’interazione imprevista e spontanea. Pietrasanta incoraggia ognuno di noi a diventare un testimone attivo dell’arte contemporanea, intesa come modo di essere e di pensare, superando quelle barriere che, spesso, condizionano il nostro agire quotidiano”.

Andrea Bocelli per Pietrasanta Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027

“C’è un luogo in Toscana dove l’arte, da molti secoli ormai, non ha mai smesso di abitare poiché parte integrante della comunità: non mero ornamento, bensì nutrimento quotidiano che, giomo dopo giorno, si rinnova. Pietrasanta, gioiello di sapienza urbanistica medievale, città d’arte, laboratorio vivente, è a mio avviso la candidata perfetta e merita di essere riconosciuta quale Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027”: inizia così la lettera che il tenore Andrea Bocelli ha sottoscritto per sostenere il progetto di Pietrasanta Essere Arte. O dell’umanità dell’arte, fra i 4 finalisti selezionati dalla commissione del Ministero della Cultura per il prestigioso riconoscimento. “Pietrasanta è infatti città di marmo e di creatività, di radici antiche e orizzonti nuovi: una comunità che non celebra il passato come reliquia ma lo tiene vivo, per lanciarlo nel futuro”, prosegue il tenore italiano, evidenziando che “ i più grandi artisti della contemporaneità, qui hanno trovato e trovano casa, atelier e ispirazione, contribuendo a fare della città una capitale planetaria della lavorazione del marmo e del bronzo, di un un’arte non confinata nei musei ma che scorre nelle vie, rendendo il luogo un museo diffuso e pulsante. La nostra ‘Piccola Atene’, dove la manualità incontra l’arte, esprime un patrimonio squisitamente italiano che assurge a laboratorio internazionale, dimostrando come una città di dimensioni contenute possa generare un impatto globale”.

“Siamo profondamente grati e onorati che anche una personalità del calibro di Andrea Bocelli abbia voluto esprimere parole così belle per la nostra città” ha commentato il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, “un messaggio che, insieme a tutti quelli lasciati in queste settimane da decine di artisti e associazioni, ci porteremo nel cuore per sempre perché rappresentano la testimonianza concreta di cos’è Pietrasanta: un luogo dove l’arte non si guarda e basta ma si vive, si lavora e si condivide ogni giorno”.

Redazione

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