Un nuovo museo per l’arte contemporanea aprirà tra un anno in Slovenia con l’architettura di David Chipperfield

Il Muzej Lah aprirà nell’estate 2026 in una delle località turistiche più conosciute della Slovenia, per iniziativa della coppia di mecenati Igor e Mojca Lah. Ospiterà le oltre 800 opere della loro collezione, che spazia dal secondo dopoguerra a oggi

Tra le cartoline più famose della Slovenia, il Lago di Bled è una località visitata dal turismo internazionale – molti gli italiani che approfittano della vicinanza con il confine nordest – per la bellezza dei suoi paesaggi montani e le leggende sulla chiesetta che si raggiunge sull’unica isola naturale del Paese, al centro del bacino di origine glaciale.

Lago di Bled. Photo Franci Ferjan
Lago di Bled in autunno. Photo Franci Ferjan

Il nuovo Muzej Lah a Bled firmato da David Chipperfield

Dall’estate 2026, però, Bled è pronta a iscriversi anche tra le destinazioni europee dell’arte contemporanea, grazie all’inaugurazione del Muzej Lah, nuovo polo museale che nascerà per iniziativa dei mecenati sloveni Igor e Mojca Lah, per ospitare la collezione d’arte della Fundacjia Lah, raccolta in oltre trent’anni di collezionismo e per la prima volta esposta al pubblico.
L’ambizione del progetto si intuisce dalla decisione di coinvolgere David Chipperfield per la progettazione dell’edificio che ospiterà il centro d’arte contemporanea. L’architetto inglese, Pritzker Prize 2023, ha scelto di realizzare la struttura in dialogo con il contesto storico e paesaggistico di Bled, alle pendici del maestoso castello medievale (altra attrazione turistica molto frequentata della zona) e non distante dal lago, con le Alpi Giulie a fare da quinta scenica. Tutt’intorno, un grande giardino ospiterà alcune sculture della collezione, sul modello dei più noti parchi d’arte contemporanea.

Richard Deacon, Another Mountain (2007) al Muzej Lah. Phot Jost Gantar, Courtesy Muzej Lah
Richard Deacon, Another Mountain (2007) al Muzej Lah. Phot Jost Gantar, Courtesy Muzej Lah

La collezione d’arte contemporanea di Igor e Mojca Lah

All’interno, invece, su una superficie complessiva di 5mila metri quadri, troveranno posto le oltre 800 opere della raccolta, che spazia dal secondo dopoguerra a oggi e riunisce i lavori di più di 100 artisti internazionali e sloveni. Tra loro, Anselm Kiefer, Joseph Beuys, William Kentridge, Zoran Music, Ilya ed Emilia Kabakov, gli artisti della Neue Slowenische Kunst, e – tra le voci più contemporanee – Anne Imhof, Theaster Gates, Hito Steyerl.

Muzej Lah, Bled. Render, Courtesy David Chipperfield Architects
Muzej Lah, Bled. Render, Courtesy David Chipperfield Architects

Il progetto di Chipperfield per il Muzej Lah

Nel progettare l’edificio, lo studio Chipperfield ha lavorato su un’architettura mimetica, che si adattasse al paesaggio alpino, con il profilo del tetto disegnato per richiamare la topografia del territorio e volumi sfalzati che suggeriscono al visitatore percorsi tra le opere sempre in relazione visiva con lo spazio esterno: “Nello scegliere David Chipperfeld abbiamo puntato a un architetto il cui lavoro, che ammiriamo da tempo, incarnasse principi e valori che ci stanno a cuore” spiegano Igor e Mojca Lah “La chiarezza, il rigore, una potenza silenziosa. È un vero onore lavorare con qualcuno la cui architettura parla così profondamente allo spirito dell’arte e del luogo”. E soddisfazione esprime lo stesso Chipperfield: “L’edificio è articolato in una serie di sale, cortili e terrazze che creano un ambiente ideale per la collezione e offrono al visitatore una forte percezione del paesaggio circostante. Ci auguriamo che il museo diventi un’importante attrazione culturale per la regione e un ulteriore motivo per visitare questa splendida città”.

Un nuovo polo culturale per la Slovenia

Il Muzej Lah non sarà solo sede espositiva – per la collezione permanente e le mostre temporanee che saranno organizzate – ma ospiterà anche una biblioteca e un centro di ricerca, con l’obiettivo di diventare polo culturale di riferimento per l’arte contemporanea, in dialogo con la città e la comunità locale. Accoglierà, per questo, anche un ristorante e una programmazione di concerti, spettacoli, performance, proiezioni cinematografiche e attività didattiche. “Sognavamo di poter creare, un giorno, uno spazio per condividere con tutti la nostra collezione d’arte” raccontano i collezionisti “volevamo dare vita a un’istituzione culturale in Slovenia dove tanti la comunità locale che visitatori in arrivo da tutto il mondo potessero ritrovarsi per trovare ispirazione nell’arte. Abbiamo scelto Bled perché è casa”.

Livia Montagnoli

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