A Udine una mostra per parlare di ambiente e partecipazione collettiva

Approfondisce il rapporto tra natura e spazi antropizzati l’esposizione dell’artista sardo Antonio Bardino protagonista di un ampio progetto che invita artisti a misurarsi con le tematiche proposte dell’Agenda 2030 dell’ONU insieme agli studenti del Liceo classico Stellini

Ha per tema le piante da appartamento e la presenza dell’elemento vegetale in contesti antropizzati la mostra presentata da Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea e il Liceo Classico Jacopo Stellini di Udine. Protagonisti sono quindici dipinti su tela, attraverso cui l’artista Antonio Bardino (Alghero, 1973) restituisce dei lussureggianti dettagli di paesaggio vegetale, inattesi e “selvaggi” ritagli di natura ospitati in contesti domestici. Non a caso, Il respiro delle piante, è il primo episodio della nuova project room del museo, dove sono invitati artisti a misurarsi con le tematiche proposte dall’Agenda 2030 dell’ONU, sotto il profilo della sostenibilità ambientale e del benessere socioeconomico.

L’anarchia (lussureggiante) delle piante nelle opere di Antonio Bardino

Le piante dipinte da Bardino sono dei lussureggianti ritagli di natura ospitati nella cattività delle mura domestiche e incarnano i protagonisti ribelli di un terzo paesaggio, i quali, però, poco si curano della presenza umana. Nei suoi dipinti le architetture, gli interni domestici e le suppellettili sembrano infatti scomparire nella loro sobria ordinarietà: sono le semplici tracce residuali di un calore umano che pare dissiparsi nel silenzio. A tale assenza si oppongono le piante con la loro imprevedibile e lussureggiante anarchia, vitali forme di resistenza che lottano contro lo spietato potere antropico che mira a occupare, colonizzare e piegare alle proprie esigenze ogni luogo”, spiega Daniele Capra, curatore della mostra in programma fino al 3 marzo 2025.

L’arte di Antonio Bardino e la collaborazione con il Liceo Classico Stellini

Il respiro delle piante vede anche la partecipazione delle studentesse e degli studenti del Liceo Classico Stellini, in un’ottica di collaborazione e partecipazione collettiva. Le opere, infatti, oltre ad essere allestite sia nella project room del museo sia e nell’aula magna del liceo, sono accompagnate da piante domestiche collocate dove queste sono presenti: gli alunni se ne prenderanno cura fino alla fine della mostra e terranno un programma di visite guidate. L’iniziativa rientra nel progetto La natura entra a scuola: le piante in classe, guidato dai docenti Claudio Bardini e Roberta Costantini. “Nell’ottica della partecipazione e del ruolo attivo degli studenti nello spazio pubblico, la mostra di Bardino è così l’occasione per estendere delle buone pratiche anche agli spazi di un’istituzione espositiva, stimolando la conoscenza e la frequenza del museo. Gli studenti, inoltre, saranno coinvolti in attività di guida della mostra rivolte sia al pubblico giovanile delle scuole superiori, che ai visitatori di Casa Cavazzini”, spiegano i docenti.

Il “terzo paesaggio” nella ricerca di Antonio Bardino 

I dipinti di Bardino sono caratterizzati da una figurazione molto marcata e da un taglio fotografico della composizione. I suoi soggetti ricorrenti – come alberi, piante domestiche, siepi – sono collocati sulla superficie in maniera libera e antiprospettica, procedendo per addensamento e saturazione visiva. Nelle sue opere il colore a olio viene adoperato in maniera classica per successive velature, benché non manchino sulla tela episodi materici o di natura gestuale. La sua palette di colori è basata sui toni freddi del verde e del blu, spesso accostati a neri profondi e gialli squillanti”, continua Capra, descrivendo il lavoro dell’artista che da sempre dedica la sua ricerca pittorica ai contesti urbani e alla relazione tra uomo e natura. E qui, nel punto di incontro tra i due, si schiude un ‘terzo paesaggio’, dove la natura, protagonista, diventa testimone silenzioso della nostra epoca.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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