Lazzaro_Art doesn’t sleep: una mostra internazionale proiettata sui muri di nove città del mondo

Lazzaro_Art doesn’t sleep: una mostra collettiva di artisti internazionali che hanno realizzato le loro opere durante il lockdown, proiettata sui palazzi delle città del mondo. Un progetto pubblico per urlare sui muri che la creatività non va in letargo.

L’uomo è un animale abitudinario, la scienza lo ha definitivamente confermato, in più tende spontaneamente ad eliminare i ricordi spiacevoli, o quantomeno a modificarli quel tanto che basta – furba Madre Natura – per garantire alla specie la proliferazione sul pianeta senza lasciarsi bloccare dalla paura. L’imperativo genetico è continuare a vivere nonostante le asperità e le grandi e inspiegabili difficoltà che obbligatoriamente accadono. Una sfaccettatura della memoria selettiva che unita però all’assuefazione e alla routine crea un mix potenzialmente letale per il miglioramento del futuro dell’umanità sulla base delle conoscenze acquisite, se sono vere le parole di Aristotele secondo cui “Grazie alla memoria si conferisce agli uomini ciò che si chiama esperienza”.

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Boaz Torfstein proiettata al Kanepes Cultural Center di Riga

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Boaz Torfstein proiettata al Kanepes Cultural Center di Riga

IL PROGETTO LAZZARO_ART DOESN’T SLEEP

Cosa c’entra questo preambolo che richiama vagamente le neuroscienze con l’approfondimento di un evento come LAZZARO_Art doesn’t sleep? Solo pochi mesi sono passati da quando eravamo tutti in quarantena, nella primavera rubata dalla paura e dalla percezione tangibile di un virus forse ora assopito, ma tutt’altro che debellato, eppure le città sembrano essere tornate a brulicare come e peggio di prima, più nervose, più frenetiche, molto più colleriche di prima. E così anche la percezione di una manifestazione come la proiezione di opere d’arte nelle città deserte è molto cambiata. Due edizioni, una durante la chiusura, una in questi giorni, e da testimonianza di vita e dichiarazione di umanità diffusa è tornata ad essere una manifestazione di sensibilità artistica privata. Erano i primi giorni di maggio quando la prima edizione di questo progetto è esplosa sui palazzi di Roma e ha commosso i cittadini fragili e sensibili alle dimostrazioni di pubblica vitalità, prove, in qualche modo, di resistenza.

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Stefan Saigmaster proiettata dall'artista Yupica sulle rovine del terremoto di Città del Messico

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Stefan Saigmaster proiettata dall’artista Yupica sulle rovine del terremoto di Città del Messico

LA SECONDA EDIZIONE DI LAZZARO_ART DOESN’T SLEEP

Oggi, l’evento si è allargato a macchia d’olio oltre i confini italiani, la nuova edizione del progetto, sviluppata tra Roma e New York, coinvolge adesso più di 60 artisti internazionali che hanno realizzato le loro opere durante il lockdown a tutte le latitudini. La percezione dell’iniziativa, però, è completamente cambiata, un progetto-mostra che ha il sapore del racconto di qualcosa che è stato; osserviamo quello che gli artisti hanno prodotto durante il momento della incredibile solitudine che tutti abbiamo provato, ma quella solitudine ora sembra solo loro, non riguarda tutti, non tocca tutti intimamente. Un allestimento che racconta gli artisti, quando solo due mesi fa raccontava un’intera comunità. Mentre il mondo ha aperto le porte, le due ideatrici di LAZZARO, Claudia Pecoraro e Laura Mega, hanno deciso di coinvolgere nuovi artisti e nuove città. Oggi questo progetto cambia identità, e da affermazione di presenza dell’umanità in un mondo che sembrava desolato, diventa catalizzatore di idee e promotore di una collettività di artisti che si riappropriano dell’identità sociale e non solo personale.

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Aigars Opinicas proiettata a Milano. ph Aurora Destro

Lazzaro_Art doesn’t sleep. Opera di Aigars Opinicas proiettata a Milano. ph Aurora Destro

GLI ARTISTI DI LAZZARO_ART DOESN’T SLEEP

Chissà dove andrà ancora, se nasceranno progetti condivisi, per ora, tra gli artisti invitati a partecipare alla nuova edizione, hanno abbracciato lo spirito di LAZZARO_Art doesn’t sleep anche alcuni di fama internazionale come Baphoboy, Molly Crabapple, İsmet Doğan, El Gato Chimney, Franko B, Simone Fugazzotto, Louis Masai, Pietro Ruffo, Stefan Sagmeister, Nick Walker. Questa volta il progetto coinvolge, oltre a Roma e New York, anche le città di Bangkok, Istanbul, Riga, Milano, Londra, Lima e Città Del Messico. Insomma una società nella società, e anche se abbiamo smesso di commuoverci pensandoci affacciati alle finestre a cantare, gli artisti continuano a ricordaci quanto straordinario sia restare in contatto sull’onda delle emozioni condivise.

– Ofelia Sisca

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