Materie sommerse. Giorgio Andreotta Calò a Milano

Pirelli HangarBicocca, Milano ‒ fino al 21 luglio 2019. Atmosfere sottomarine e indagini materiche sono alla base della mostra di Giorgio Andreotta Calò nella istituzione milanese.

Sorprende certamente la mostra di Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979) all’HangarBicocca, curata da Roberta Tenconi: memori della spettacolare installazione per il Padiglione Italia alla Biennale 2017, l’aspettativa è quella di imbattersi in un’opera magnetica, disattesa dall’artista che offre al pubblico un progetto di ricerca, meno scenografico.
Va sottolineato che la fruizione può essere stata per molti visitatori differente: CITTÀDIMILANO, questo il titolo, è illuminata, oltre che da una serie di neon, dalla luce naturale che spiove dai lucernai dello Shed, e dunque la percezione della mostra cambia parecchio in base all’orario e alle condizioni metereologiche.
La soluzione dell’illuminazione naturale e della variazione percettiva in base a circostanze esterne all’ambiente espositivo è, per chi scrive, tra le soluzioni più convincenti dell’intera operazione.

Giorgio Andreotta Calò, Senza titolo (Jona), 2019. Installation view at Pirelli HangarBicocca, Milano 2019. Commissioned and produced by Pirelli HangarBicocca. Courtesy of the artist and Pirelli HangarBicocca. Photo Agostino Osio

Giorgio Andreotta Calò, Senza titolo (Jona), 2019. Installation view at Pirelli HangarBicocca, Milano 2019. Commissioned and produced by Pirelli HangarBicocca. Courtesy of the artist and Pirelli HangarBicocca. Photo Agostino Osio

LE OPERE DI ANDREOTTA CALÒ

Il titolo rimanda a Città di Milano, la prima unità posacavi italiana (modello di nave equipaggiato per la posa dei cavi sottomarini) incagliatasi nel 1919 al largo di Filicudi.
Curioso, o forse voluto, che l’impressione sia quella di trovarsi in un fondale sottomarino, sensazione accentuata dalla presenza dello scafo rovesciato Volver.
Sculture-clessidra in legno e in bronzo popolano lo spazio alternandosi alla serie delle Meduse e insieme a Pinna Nobilis, queste ultime innestate sui pilastri, come parassitarie estensioni dei tralicci. Il pavimento è perlopiù occupato dalla nuova serie di carotaggi, in un complessivo climax scultoreo.
La grande proiezione Senza titolo (Jona), del 2019, mostra immagini del relitto sommerso, cui fa da contraltare una sezione di cavo, che si attorce e cabra nello spazio.
Sulla parete opposta è collocata la mastodontica Città di Milano, 2019: una stampa stenopeica di Milano scattata dal Pirellone, un piano del quale è stato utilizzato come una sorta di camera oscura, impressionando oltre dieci metri di carta fotografica.

Giorgio Andreotta Calò. CITTÀDIMILANO. Exhibition view at Pirelli HangarBicocca, Milano 2019. Courtesy of the artist & Pirelli HangarBicocca. Photo Agostino Osio

Giorgio Andreotta Calò. CITTÀDIMILANO. Exhibition view at Pirelli HangarBicocca, Milano 2019. Courtesy of the artist & Pirelli HangarBicocca. Photo Agostino Osio

L’INDAGINE SULLA MATERIA

Tra i lavori più suggestivi è il film in 16 mm In girum imus nocte, del 2016, incastonato in un angolo: un video scuro e poetico, in cui luci intermittenti baluginano nel buio.
La narrazione compilativa di CITTÀDIMILANO, ovvero tutte le informazioni più didascaliche che ne vengono fornite a riguardo, è meno rilevante rispetto all’indagine sulla materia (che qui subisce trattamenti associabili a quelli che avvengono nell’ambiente sottomarino), all’osservazione dello strato e alla storia dei passaggi temporali di cui si rintracciano gli indici nei lavori esposti.

Claudia Santeroni

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Claudia Santeroni

Claudia Santeroni

Claudia Santeroni (Roma, 1985). Vive a Bergamo. Dopo aver conseguito la Laurea triennale presso il DAMS di Bologna e la Laurea Magistrale presso l'Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi incentrata sugli artisti che lavorano in coppia, inizia…

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