Quando l’arte fa la differenza: nasce a Palermo il progetto BallarArt per i bambini di Ballarò

Nel quartiere siciliano di Ballarò nasce BallarArt un’iniziativa che coinvolge i bambini e le famiglie del quartiere. Abbiamo intervistato Liliana Minutoli, una delle organizzatrici e presidente del Counseling espressivo creativo Il Giardino delle idee. La storia

Migliorare e recuperare un quartiere è possibile e il lavoro di diverse Associazioni di volontari che confluiscono in SOS Ballarò – Storia, Orgoglio e Sostenibilità di cui fanno parte Parco del Sole, Biblioteca delle Balate, Centro Sociale Santa Chiara, centro sociale San Saverio, Parrocchia di San Niccolò all’Albergheria, Cooperativa terra da Mare, Mercato storico di Ballarò, Giardino delle Idee – lo dimostrano. Abbiamo parlato con Liliana Minutoli, presidente del Counseling espressivo creativo Il Giardino delle idee ma anche insegnante di pianoforte, sociologa e psicologa, che ha raccontato ad Artribune: “con l’associazione di cui sono presidente stiamo cercando di fare qualcosa per il quartiere di Ballarò, all’Albergheria, a Palermo, in collaborazione con tantissime altre realtà che operano anche loro nella nostra stessa zona. Non è facile, i limiti e le problematiche che dobbiamo affrontare ogni giorno sono numerose, ma crediamo profondamente in quello che stiamo facendo”.

Ballarò - Palermo

Ballarò – Palermo

IL PROGETTO PER BALLARÒ

“Per comprendere appieno la nostra mission è necessario conoscere la Sicilia, Palermo e questo quartiere. Si parla spesso di diversità, ma troppo poco con l’accezione positiva. Qui convivono diverse etnie e ognuno apporta qualcosa che siano i colori, il cibo e anche i vestiti. Due anni fa abbiamo cominciato con BallarArt un’iniziativa che coinvolge in primis i bambini e anche le loro famiglie. Partendo dal nome è facilmente intuibile che lo strumento che usiamo è l’arte, attraverso la quale cerchiamo di veicolare dei messaggi di cooperazione e rispetto per il territorio e per gli altri. Mi piace fare l’esempio del coro: per la buona riuscita è necessario che tutti rispettino delle regole e collaborino assieme per la buona riuscita. Lavoriamo proprio con i più giovani perché desideriamo sdoganare quel concetto tipico dei siciliani: che nulla può cambiare”.

Ballarò - Palermo

Ballarò – Palermo

LE INIZIATIVE

“Numerose sono le iniziative”, continua sempre Liliana Minutoli, “che abbiamo portato avanti nel corso del tempo. Abbiamo recuperato numerose zone del quartiere che per anni sono state delle discariche e che invece ora sono diventate delle zone di ritrovo che anche tutti i bambini possono utilizzare per giocare o svolgere attività ricreative in generale. Sono stati anche realizzati numerosi murales per l’Albergheria da writer locali come Alessandro Bazan, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone, Fulvio di Piazza e Igor Scalisi Palminteri, con anche la collaborazione della popolazione. Interessante è stata anche ‘Cori al Centro! Voci bianche in centro storico’ un evento che ha portato diversi bambini ad esibirsi per coetanei in alcuni punti del centro storico palermitano. Risultato? Far riscoprire il cuore di Palermo anche a tantissime persone che per anni non l’hanno più frequentato. Infatti dopo le stragi di mafia moltissimi cittadini si sono spostati nelle periferie. Quest’iniziativa è piaciuta anche ai tanti turisti che affollano la città”.

L’ESPERIENZA NAPOLETANA

Si chiama Wi-U Adolescenti in Arte ed è un progetto, finanziato dal Comune di Napoli, che punta a realizzare processi di sviluppo territoriale coinvolgendo in attività artistiche e creative i giovani dei quartieri più difficili della città come la Sanità. Si parla quindi anche di integrazione, speranza e futuro; termini che troppo spesso vengono dimenticati. A mettere in pratica Wi-U ci pensa un gruppo di associazioni come: Il Grillo Parlante, La Casa dei Cristallini, Less IS Onlus, Pianoterra Onlus e Traparentesi Onlus. Ma perché quest’iniziativa diventa un’esigenza? “L’idea nasce per una triste realtà”, ci raccontava Vittorio Bianco di LESS Impresa Sociale Onlus qui, “sta aumentando, infatti, il fenomeno delle baby gang e la criminalità organizzata prova sempre di più a coinvolgere le giovani generazioni. È necessaria, quindi, una forte risposta delle istituzioni e progetti solidi e strutturati che offrano ai giovani un’alternativa e li educhino, coinvolgendo anche le famiglie. Utilizziamo la creatività a 360 gradi per stimolare i ragazzi, spaziando da flash mob ad opere di street art, ma li coinvolgiamo anche in tour per riscoprire i siti cinematografici del quartiere Sanità”.

– Valentina Poli

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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