Scatti e superfici. 26 artisti a Modena

MUT, Fiorano ‒ fino al 22 febbraio 2019. Una quarantina di scatti e un rimando continuo negli accostamenti di texture creano l’ambientazione di “Surface Matters”, la nuova esposizione nello spazio Mutina dedicato all’arte.

Un ambiente come quello di un negozio diventa familiare soltanto con la frequentazione, soprattutto quella data in orari inusuali, quando la luce filtra nei luoghi regalando sfumature non conosciute. Il tempo passato in uno spazio normalmente freddo e distaccato come appunto quello di un negozio è l’unica cosa che permette di percepirlo in maniera diversa, di vederlo accogliente e speciale. Probabilmente è questo che è passato per la mente della curatrice Sarah Cosulich, che ha deciso di cogliere tutte le potenzialità dello showroom Mutina e spostare la periodica esposizione della collezione dall’asettico atrio bianco verso l’ambiente che accoglie l’allestimento della collezione di ceramiche. Da qui la voglia di “giocare”, come ripete più volte la stessa Cosulich, tra fotografia e design, fra arte e commercio, trovando nei rimandi delle superfici la chiave per coniugare passione e quotidianità del mondo Mutina.

RIMANDI

Surface Matters, infatti, è un mix perfettamente riuscito della personalità del CEO Massimo Orsini, che in questo allestimento ritrova pezzi di professione e passione collezionistica, unendo parte della sua personale collezione fotografica al carattere e al design delle proprie ceramiche. Un compito reso ancor più facile dalla bellezza intrinseca di una sede che è una limpida espressione di architettura industriale firmata dall’architetto Angelo Mangiarotti, capace di accelerare nel visitatore quel momento in cui uno showroom smette di essere solo un semplice negozio per diventare un ambiente da conoscere.
Al suo interno un continuo gioco di rimandi fra le superfici e i toni delle ceramiche e i quarantasette scatti di ventisei artisti, che coprono buona parte della storia dell’arte fotografica, da Man Ray a Richard Prince, passando per Robert Adams, Robert Mapplethorpe, Luigi Ghirri, fino a Wolfgang Tillmans, Cindy Sherman, Thomas Demand, Luise Lawler e Zoe Leonard.

Surface Matters. Federico Torra. MUT – Mutina for Art, Fiorano 2018

Surface Matters. Federico Torra. MUT – Mutina for Art, Fiorano 2018

ACCOSTAMENTI

In Surface Matters gli accostamenti diventano tutto. Solo così il piccolo scatto di Francesco Gennari diventa potentissimo perché amplificato dalla geometria optical delle piastrelle su cui è posto, che ne ricalcano esattamente i toni. La sacralità di Thomas Demand è accelerata da quella che diventa una lastra scura che lascia lo spettatore distante, costringendolo ad accostarsi allo scatto con rispetto. Allo stesso modo la texture entra negli scatti di Matthew Barney, dialoga come una scenografia con l’ambiente di Philip-Lorca diCorcia e amplifica la visione di Jochen Lempert.

– Astrid Serughetti

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Astrid Serughetti

Astrid Serughetti

Astrid Serughetti sta costruendo in questi anni la sua personale carriera artistica, nel frattempo ha acquisito l’abilitazione da giornalista pubblicista e collabora con diverse riviste e quotidiani locali per le sezioni di arte e cultura. Si occupa anche di didattica…

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