Fra passato e tradizione. Sacha Turchi a Torino

Galleria Davide Paludetto, Torino – fino al 20 maggio 2017. Duecento bambole di pezza adagiate sul pavimento, ognuna con una storia diversa e un passato che le contraddistingue impresso sul tessuto, tessono un dialogo con la tradizione.

Sacha Turchi (Roma, 1988) studia lo spazio espositivo, lo lascia parlare e ascolta la sua storia; da quel dialogo muto emerge ciò che verrà tramandato attraverso l’artista; e, per l’appunto, Tradere è il nome scelto per l’esposizione nella Project Room #4 di Davide Paludetto a Torino.
Volgendo lo sguardo al passato, a colpire Sacha è stata la Tradizione che rischiamo di far scomparire. Duecento bambole di pezza adagiate sul pavimento della piccola Project Room, ciascuna con una storia diversa impressa sul tessuto. Sacha ha cucito ognuna di quelle bambole, ricavandole dai corredi logori che le sono stati donati in memoria della consuetudine passata. In più di duecento in una stanza poiché ogni bambola racconta delle donne che hanno costruito, vissuto e consumato quei corredi.
Attraverso una coinvolgente costruzione dello spazio espositivo, Sacha pone lo spettatore in dialogo, sia pure immaginario, con la storia che si cela dietro ogni cimelio.

Emanuele Gurini

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Emanuele Gurini

Emanuele Gurini

Emanuele Gurini (Loreto, 1989) è critico d’arte e curatore indipendente. Si occupa prevalentemente di arte e teoria dell’arte e del rapporto che intercorre tra le arti visive e le nuove tecnologie. Tra i suoi interessi, la poesia verbo-visiva e gli…

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