Il potere e le sue retoriche. Cosimo Veneziano a Torino

Alberto Peola / MEF-Museo Ettore Fico, Torino – fino al 1°/16 aprile 2017. Doppia personale torinese per l’artista originario di Moncalieri. Una riflessione iconografica che sconfina nel terreno dell’iconologia.

È un tentativo d’iconologia, quello messo in atto da Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983) nella sua doppia mostra torinese. Il soggetto è di quelli sempre attuali: come l’arte – in particolare la scultura monumentale – venga strumentalizzata per magnificare il potere. L’indagine di Veneziano è innanzitutto iconografica, e poi compie un salto intellettual-produttivo nel presentarne i risultati. Ne derivano grandi tele grezze dove ricorre il simbolo del martello che depone il regime precedente; le ceramiche della serie Membrana, dove si fa sottile il gioco tra volontà e rappresentazione (nella scelta en ebyme dei modelli, provenienti dalla statuaria classica, e nella tecnica “stressata” con cui sono realizzate); le colature in gomma siliconica, per le quali vale il discorso delle ceramiche, applicato però ai simboli; e massimamente gli occultamenti parziali (feltro su disegni) di opere assiro-babilonesi vittima della furia di Daesh.

Marco Enrico Giacomelli

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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