Dopo quattro anni di restauro, torna a splendere l’Assunta di Tiziano a Venezia

Capolavoro indiscusso del Rinascimento, la grande pala dipinta da Tiziano tra il 1516 e il 1518 per la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari svela, dopo il restauro, colori accesi e vibranti: ecco le immagini dei lavori in corso e dell’opera a restauro ultimato

Dopo quattro anni torna nella sua collocazione originaria, nell’altare centrale della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, l’Assunta, pala dipinta tra il 1516 e il 1518 da Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 1576), capolavoro che ritorna fruibile dopo un importante intervento di restauro. Commissionata all’artista nel 1516 il priore del convento francescano dei Frari, l’opera venne accolta dai contemporanei con clamore, consacrando un giovanissimo Tiziano a maestro indiscusso del Rinascimento: la composizione, l’inconsueto moto ascensionale della Madonna rispetto all’iconografia dell’epoca, la dimensione del dipinto (la sua superficie è di ben 28 metri quadrati, per un totale di 20 assi di legno di pioppo bianco utilizzate per comporre la pala), i significati e i messaggi in esso presenti, dai valori dell’indirizzo francescano fino alla glorificazione politica di Venezia. Finanziato da Save Venice il restauro ha avuto tra i principali obiettivi la messa in sicurezza del sito di collocazione e la messa in sicurezza delle condizioni del dipinto; è stata inoltre restaurata la cornice lapidea che circonda l’opera.

IL RESTAURO DELL’“ASSUNTA” DI TIZIANO

Il dipinto aveva già ricevuto interventi di restauro, in passato: uno risale al 1816, un altro a metà degli anni Settanta del Novecento. Con questa nuova operazione – che ha coinvolto Padre Lino Pellanda e la comunità della Parrocchia dei Frari e quindi il Patriarcato di Venezia, la Soprintendenza ai Beni artistici lagunari e la direzione lavori affidata al direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia Giulio Manieri Elia e il Laboratorio Scientifico della Misericordia, con il restauro condotto da Giulio Bono per la parte pittorica ed Egidio Arlango per la cornice marmorea – l’opera è tornata a mostrarsi con colori vibranti e luminosi, oltre a mostrare un’importante novità: nei pennacchi ai lati della cornice lapidea, sono emersi due angeli, di cui adesso si effettueranno ulteriori studi per comprendere se a realizzarli sia stato lo stesso Tiziano. “L’intervento che abbiamo eseguito sulla superfice dipinta si è protratto per circa tre anni e mezzo e ha portato a compimento un processo che si era già imposto come necessario nel passato ed era stato avviato durante il restauro del 1974, quando ridipinture e patinature furono localmente rimosse dalle aree sollecitate da fenomeni di sollevamento e caduta”, spiega Giulio Bono“L’odierna rimozione degli invecchiati materiali di restauro ha restituito alla superficie dipinta una palette vibrante e luminosa ma soprattutto ha apportato un rilevante risultato nella salvaguardia della pellicola pittorica”.

L’ “ASSUNTA” DI TIZIANO. L’IMPORTANZA DEL RESTAURO

“Il restauro appena concluso”, spiega il direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia Giulio Manieri Elia“ha avuto l’intento di restituire alla grande tavola: una migliore condizione negli equilibri dinamici al supporto ligneo nonché una rinnovata stabilità e distensione alle stesure cromatiche con il consolidamento degli strati pittorici e l’asportazione delle trazioni generate dai materiali non originali soprammessi. Eliminate le patine e le ridipinture è stato possibile restituire al dipinto migliori condizioni di lettura, reintegrando cromie e rapporti tonali, corretti equilibri prospettici e dimensionali, assicurando un futuro all’Assunta di Tiziano, nelle migliori condizioni possibili di durevolezza e di apprezzamento estetico e cultuale”.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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