Esplorare la natura relazionale dell’arte con talk e incontri. Lo fa la Quadriennale a Roma fino a gennaio

La 18esima edizione della rassegna romana dedicata all’arte contemporanea italiana è in corso al Palazzo delle Esposizioni fino al 18 gennaio 2026. Intanto, prende avvio il calendario di conversazioni che approfondiscono i temi delle cinque sezioni in mostra, coinvolgendo professionisti di diversi ambiti culturali

A quasi due mesi dall’apertura della Quadriennale al Palazzo delle Esposizioni – la 18esima edizione della rassegna romana si visita fino al 18 gennaio 2026 – prende il via anche il programma pubblico che vuole amplificare lo spirito interdisciplinare di Fantastica, rendendo omaggio alla visione di Luca Beatrice, prematuramente scomparso ma fautore del tema della mostra, che ha sempre intrecciato i linguaggi dell’arte con quelli dello sport, della musica, del cinema e della cultura pop.

Fantatalk. Il programma pubblico della 18esima Quadriennale

Il calendario degli appuntamenti aperti al pubblico si propone, dunque, di ampliare lo sguardo sulla creatività italiana contemporanea e approfondire, attraverso prospettive interdisciplinari, i temi che attraversano la mostra, frutto del lavoro congiunto di cinque curatori.
In ciascun incontro, i curatori delle sezioni della Quadriennale dialogheranno con voci provenienti da ambiti culturali diversi (architettura, filosofia, musica, design, letteratura), aprendo il confronto a nuove letture: etiche, spaziali, narrative o performative. Per valorizzare la natura relazionale dell’arte.
Gli incontri di Fantatalk, com’è stato ribattezzato il programma a cura di Nicolas Ballario, si terranno tutti all’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, e saranno a ingresso gratuito.

Gli incontri di Fantatalk al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Si parte venerdì 28 novembre alle 18 con un approfondimento che prende le mosse dalla sezione La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare curata da Luca Massimo Barbero, che affronta il tema dell’autoritratto oggi. Barbero dialogherà con Emanuele Coccia, filosofo e autore di La filosofia della casa, e con il designer Fabio Novembre. L’incontro esplorerà come la casa e gli spazi che viviamo diventino una forma di autorappresentazione: un’estensione della mente, una proiezione del nostro modo di esistere e desiderare. Coccia porterà la sua visione della casa come “seconda pelle”, luogo in cui la nostra identità prende forma; Novembre mostrerà come gli oggetti che scegliamo o progettiamo non siano semplici strumenti ma autoritratti materiali. Dunque cosa significa oggi mostrarsi, raccontarsi, incarnarsi in un’immagine, non solo attraverso ciò che siamo ma attraverso ciò che ci circonda?
Si proseguirà nelle settimane a seguire con conversazioni ispirate dalle altre sezioni della mostra, alla presenza dei rispettivi curatori: il 10 dicembre, per il Corpo incompiuto, Alessandra Troncone dialoga con Gigi Cristoforetti, direttore della Fondazione Nazionale della Danza; il 18 dicembre sarà la volta del Tempo delle immagini, con Emanuela Mazzonis di Pralafera a confronto con Claudio Strinati, Francesca Cappelletti, Giordano Bruno Guerri e Josè Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione della Curia romana. Mentre il 9 gennaio, per Senza titolo, Francesco Stocchi dialogherà con Angelo Crespi e Maria Luisa Frisa

Gli altri appuntamenti di Fantatalk, dal welfare culturale all’arte contemporanea nel mondo

Il calendario si arricchirà, però, di ulteriori focus e appuntamenti. A partire dalla Cerimonia di premiazione del 2 dicembre, che assegnerà tre riconoscimenti: il Premio Quadriennale e il Premio Giovane Arte – rispettivamente 20mila e 10mila euro assegnati dalla Fondazione Roma, previa selezione della giuria composta da Giuliana Benassi, Lorenzo Balbi, Costantino D’Orazio – e il premio riconosciuto a un artista emergente under 40 grazie alla collaborazione con l’Associazione Giovani Collezionisti.
Il 18 dicembre, inoltre, si discuterà di Arte e welfare culturale con Flavio Favelli, Roberta Paltrinieri ed Elisa Fulco (modera il presidente della Quadriennale, Andrea Lombardinilo).
Mentre l’8 gennaio ci sarà modo di fare il punto sull’indagine che Christian Caliandro ha condotto in seno alla 18esima edizione della rassegna, su come sia percepita all’estero l’arte italiana contemporanea (Noi nel mondo. Indagine sulla percezione estera dell’arte italiana contemporanea). Chiudono il calendario, il 13 e 15 gennaio, due appuntamenti di ulteriore riflessione sul sistema culturale contemporaneo: il primo, su Memoria e musei contemporanei; il secondo sul Cantico e la sua influenza nella poesia e nell’arte italiana.

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Redazione

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