Distrutta da Hamas la Galleria del Kibbutz Beeri in Israele

Dedicata all'arte israeliana, la galleria distrutta da Hamas sorgeva a pochi chilometri dal confine con Gaza, ora assediata. La Galleria, supportata dal governo israeliano, verrà ricostruita

È andata distrutta il 7 ottobre 2023, durante l’attacco di Hamas, la Galleria del Kibbutz Beeri in Israele, al confine con Gaza. La Galleria del Kibbutz Beeri era una delle gallerie più importanti della periferia di Israele, e la più forte nel sud del Paese, e ha goduto sin dalla fondazione del sostegno statale israeliano.

Beeri location © Google Maps
Beeri location © Google Maps

La storia della Galleria del Kibbutz Beeri

La Galleria del Kibbutz Beeri era stata inaugurata nell’ottobre del 1986 in occasione del 40° anniversario del kibbutz da Orit Svirsky, ucciso nell’attacco. La missione fondativa della galleria era quella di “aggiungere il consumo della cultura al consumo del pane, aggiungere la creazione artistica al lavoro pratico, perché ‘Non di solo pane vive l’uomo’”, con la consapevolezza che “guadagnarsi il pane non è sufficiente, che occorre anche una vita dello spirito, della cultura e dell’arte. L’obiettivo era portare il meglio dell’arte contemporanea israeliana nella nostra periferia ed esporre il pubblico alla cultura e all’arte che si svolgono in Israele“, spiega la dottoressa Ziva Jelin, direttrice della galleria dal 1993. Dal 2012 Jelin è affiancata dall’artista e curatrice Sophie Barzun McKay. Che ha commentato dell’attacco, cui è sopravvissuta nascondendosi in un bunker antiaereo con la famiglia: “È stato un pogrom, hanno massacrato la mia comunità.

La galleria – che stando a Jelin sarà ricostruita – ha ospitato oltre 400 mostre col sostegno dell’Amministrazione della Cultura e dello Sport del governo come galleria senza scopo di lucro, e durante i suoi 37 anni di attività ha mostrato da noti artisti più anziani a giovani emergenti, su diversi mezzi: pittura, scultura, fotografia, video, incisione, installazione e performance. “La Galleria ha incoraggiato gli artisti a creare opere site-specific, arte basata sulla comunità con la partecipazione di residenti locali e arte politica“, ha aggiunto Jelin. “Molti artisti hanno visitato la Galleria, hanno soggiornato nella stanza degli ospiti, hanno incontrato la comunità, e hanno creato opere riferite al luogo“. La Galleria ha ospitato regolarmente conferenze d’artista, attività per bambini e gruppi, laboratori ed eventi culturali “promuovendo la pace e il dialogo”. Tra gli artisti ospitati – che hanno tutti lavorato strettamente con gli abitanti del kibbutz e comprendono artisti arabi – figurano Gil Nadar, Nekoda Singer, Shuli Nachshon, Dov Or-Ner, Hadas Ophfrat, Meirav Davish Ben Moshe, Noam Rabinovitz, Adva Drori, Tzazit, Vered Aharonovitch e Orly Hummel, Nir Evron e Omer Krieger, Lior Kariel e Orly Amsalem, Adva Drori, Noa Raz Melamed, Masha Yozefpolsky, Meirav Davish Ben Moshe e Tamar Nissim.

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Redazione

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