Archivi di artista online: il progetto di digitalizzazione per rilanciare l’opera di Gustavo Giulietti
Tra i vincitori del PAC2021, il Comune di Santa Croce sull’Arno promuove un corpus di disegni, incisioni, litografie e stampe di un artista ancora poco noto, già direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze
Digitalizzare e pubblicare online con una apposita web app il patrimonio dell’artista Gustavo Giulietti (Petralia Sottana, 1935 – Firenze, 2003) per valorizzarne la figura: con questo ambizioso progetto il Comune di Santa Croce sull’Arno, nel pisano, è stato scelto tra i vincitori del PAC2021 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, ottenendo un finanziamento di circa 21mila euro.
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Il progetto di promozione dell’eredità di Gustavo Giulietti del Comune di Santa Croce sull’Arno
Parliamo di un patrimonio di 127 tra disegni, incisioni, litografie e stampe, oltre a una selezione di opere personali di Giulietti, donato al Comune di Santa Croce nel 2018 dalla famiglia dell’artista e andato ad arricchire la cospicua collezione di grafica del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Villa Pacchiani. Il progetto del Comune, curato dalla direttrice del Centro di Attività Espressive di Villa Pacchiani Ilaria Mariotti, individua nella donazione Giulietti – che comprende anche disegni e stampe che documentano le relazioni intessute con la stamperia d’arte “Il Bisonte” – un nucleo importante del Gabinetto, articolato e consistente. Che quindi merita di essere valorizzato: da qui l’idea della web application, uno strumento che ne migliori la conservazione, la cura, la gestione e soprattutto la fruizione del pubblico, che ha già avuto modo di conoscere Giulietti attraverso un workshop e una Giornata di Studi tenutisi in paese rispettivamente lo scorso giugno e luglio. Ora, per accedere alla sua eredità, non si dovrà fare altro che collegarsi dalla Home page del sito di Villa Pacchiani (www.villapacchiani.it) che porta direttamente all’applicazione.

Chi era Gustavo Giulietti
Nato a Petralia Sottana (Palermo), Gustavo Giulietti si è formato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, di cui è poi diventato docente e direttore. Le sue incisioni e litografie e i suoi disegni documentano una pratica intima e necessaria del disegno e della grafica, che scorre in parallelo alla sua produzione di sculture, pitture e gioielli. La curiosità di Giulietti verso le più diverse tecniche artistiche si è accompagnata a uno sguardo aperto e consapevole sui percorsi artistici e sulle urgenze culturali della seconda metà del Novecento: negli Anni Cinquanta e Sessanta si è dedicato a un gesto informale; negli Anni Settanta ha realizzato grandi figure e utilizzato colori vivaci in dialogo con gli intellettuali del proprio tempo, come Ettore Spalletti, Pietro Santi e Franco Solmi; negli anni Ottanta e Novanta sono arrivati i frottage e i paesaggi artificiali; negli ultimi anni, infine, si è dedicato alle dissoluzioni formali con l’uso del carboncino. In tutto il suo lungo percorso, Giulietti è stato una figura fondamentale della grafica italiana, a cui purtroppo è stata dedicata ancora poca attenzione: spicca in questo senso la grande antologica del 2005 a Palazzo Pitti, incentrata sulla sua attività e sul suo costante impegno nel mondo dell’arte italiana.
Giulia Giaume
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