L’opera di Cattelan sull’attentato mafioso di Via Palestro torna a Via Palestro

Dal 26 novembre 2022 la Gam di Milano ospita l’opera di Cattelan del 1994 realizzata con le macerie del PAC dopo l’attentato

Ancora una volta Maurizio Cattelan fa parlare di sé. La Gam di Milano ha dedicato i suoi spazi all’allestimento dell’opera Lullaby, un lavoro che l’artista ha realizzato nel 1994 e che racconta un tragico e indimenticabile evento.

Maurizio Cattelan, Lullaby CC Comune di Milano

Maurizio Cattelan, Lullaby CC Comune di Milano

LA BOMBA AL PAC NEL 1993

Al centro dell’opera è infatti l’episodio dell’esplosione di un’autobomba in via Palestro nel 1993 che distrusse il muro esterno del PAC, Padiglione di arte contemporanea, storico spazio espositivo di Milano. L’avvenimento di matrice mafiosa fu un duro colpo per la città e ancora oggi ricorda un delicato periodo del Novecento italiano. I resti erano stati recuperati da Cattelan, il quale, sottolineando la grave ferita alla cittadinanza ma anche alla comunità culturale, aveva realizzato un’istallazione: grandi sacchi bianchi contenenti le macerie del museo.

LULLABY DI MAURIZIO CATTELAN NEL 2022

L’opera, che ha una forte valenza simbolica per la storia di Milano, viene ora esposta alla Gam (che sta proprio su Via Paestro, a fianco al Pac) e sarà donata al Museo del Novecento. Ma non solo: entrerà ufficialmente a far parte delle Collezioni civiche. Lullaby vista con gli occhi di oggi è un memento su una parte importante della memoria storica della città, e invita a riflettere sul tema del conflitto e del terrorismo che è sempre dolorosamente attuale. Il suo allestimento non a caso è stato pensato per una delle sale espositive più suggestive della città, davanti a un’opera iconica come il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
L’allestimento delle due opere che “si guardano” vuole richiamare l’attenzione e il coinvolgimento emotivo dello spettatore per invitare alla riflessione e soprattutto a non dimenticare. Il tema della memoria è di certo un punto cardine del lavoro dell’artista che, con la scelta di donare l’opera alle Collezioni civiche, attua una sorta di restituzione di un pezzo del passato di Milano arricchendo le collezioni civiche contemporanee.

Gloria Vergani

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