Riaprirà dopo decenni saletta del calapranzo dei Borbone alla Reggia di Caserta

Ostruito da un impianto antincendio obsoleto e mai entrato in funzione, il piccolo spazio che collegava le cucine alla sala da pranzo dei reali sta per essere reinserito nel percorso museale. L’apertura è prevista prima del periodo natalizio.

Prosegue la campagna di lavori di ripristino e riorganizzazione degli spazi della Reggia di Caserta, la dimora regale commissionata nel XVIII secolo da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, su progetto di Luigi Vanvitelli e Patrimonio dell’UNESCO dal 1997. L’ultima ri-scoperta riguarda la saletta del calapranzo, così nominata per essere lo spazio mediano posto tra le cucine e la preziosa sala dell’Autunno, dove si svolgevano i pasti dei reali. La saletta del calapranzo, posta in una delle retrostanze degli Appartamenti Reali, era ostruita da un impianto di estinzione incendi mai entrato in funzione e inaccessibile a tutti, compreso il personale della reggia. Dopo mesi di lavori, svolti senza sosta anche durante il giorno di chiusura settimanale al pubblico, si inizia a scorgere la luce in fondo al tunnel. “Confidiamo di poterla rendere visibile al pubblico prima di Natale”, fanno sapere ad Artribunedalla Reggia di Caserta, anche se per la data definitiva bisognerà aspettare ancora un po’.

RINVENUTA LA SALETTA DEL CALAPRANZO ALLA REGGIA DI CASERTA

Le verifiche sono state effettuale nell’ottica di restituire dignità agli ambienti del Palazzo Reale, alcuni dei quali chiusi da anni e utilizzati come deposito. Da quel che ne è emerso, le tubazioni dell’impianto erano state applicate in modo da coprire un’intera parete, dietro alla quale è rimasta celata per lungo tempo la saletta. Durante i lavori, inoltre, è stata anche rivelata l’obsolescenza dell’impianto, dotato di un dispositivo a gas argon che peraltro non è mai entrato in funzione. Il sistema, ora rimosso, oltre ad essere stato inutile ha anche procurato alcuni danni, poiché per la sua installazione, all’epoca, sono stati praticati grossi fori alle pareti. Sono ancora numerose le operazioni da svolgere prima di arrivare alla totale riapertura dello spazio, che sarà inserito all’interno del percorso di visita degli Appartamenti Reali.

LA SALETTA DEL CALAPRANZO ALLA REGGIA DI CASERTA: I LAVORI IN CORSO

Assieme alla saletta è stato rinvenuto anche un antenato del montacarichi d’albergo, una struttura impiegata dalla servitù per trasportare le vivande dalle cucine alla Sala dell’Autunno, affrescata da Antonio de Dominicis, dove gli ospiti privilegiati potevano essere presenti ai pasti del re e della regina e, qualche volta, parteciparvi. È quindi tornata visibile la porta di accesso al portavivande, sebbene non sia più presente il meccanismo all’interno. È ora in corso il restauro dell’intero ambiente: per quanto riguarda le parti da risanare, necessitano di intervento sia la superficie muraria che il cancelletto in ferro che racchiudeva l’impianto, così come la cornice marmorea della porta, che presenta alcune lacune, e alcune parti del decoro. Il pavimento in cotto sarà pulito e trattato con l’applicazione di cera protettiva, per renderlo idoneo al passaggio dei visitatori.

RIPORTARE ALLO SPLENDORE LA REGGIA DI CASERTA

Gli spazi un tempo adibiti alle attività di servizio della corte sono luoghi ricchi di fascino e di storia”, spiegano gli organizzatori. “Ambienti dimenticati o mai resi noti al pubblico che l’Istituto museale, in una nuova lettura del complesso sistema organizzativo e distributivo pensato da Vanvitelli, intende recuperare e valorizzare sviluppando esperienze di narrazione museale diversificate”. Nonostante la valorizzazione e la promozione dell’inestimabile patrimonio custodito all’interno della Reggia di Caserta abbia fatto enormi passi avanti da alcuni anni a questa parte (vi elencavamo qui i principali interventisvolti durante il mandato di Mauro Felicori, direttore dal 2015 al 2018 e oggi assessore alla cultura in Emilia Romagna), non si fermano i lavori di riqualificazione di tutti gli ambienti, al termine dei quali sarà possibile comprendere a fondo anche il complesso sistema organizzativo e distributivo pensato dal Vanvitelli per gli spazi adibiti alle attività di servizio della grande Reggia.

– Giulia Ronchi

www.reggiadicaserta.beniculturali.it

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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